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Napoli, ora Mazzarri punta l’Inter e la vetta

Il rientro poco prima dell’alba con in testa già l’Inter. Non c’è tempo per fermarsi, il Napoli di Walter Mazzarri deve correre forte almeno fino alla prossima domenica quando al Maradona arriveranno i nerazzurri e contro la squadra di Inzaghi si proverà a cancellare il rimorso della serata al Bernabeu, con il finale più amaro degli ultimi mesi. Non è bastata la buona volontà e una buona prestazione di squadra a Madrid contro un Real incerottato: i campioni, alla fine, hanno fatto i campioni e le occasioni sprecate per passare in vantaggio potranno quantomeno diventare una lezione per gli azzurri. Che ora, però, reagiscono da squadra alle difficoltà e sembrano già in sintonia con il nuovo allenatore. 

Mazzarri: “Con un gruppo così si può costruire qualcosa di importante”

“Siamo tutti per uno e uno per tutti. Il gruppo è più unito” ha detto ieri sera a Sky Sport Anguissa dopo la gara. Suo il gol del momentaneo 2-2 al Bernabeu, ma la cosa che resta negli occhi dei tifosi è la corsa che il camerunese fa per tornare in panchina ad abbracciare tutti i compagni. Tutti, c’è anche Mazzarri in quell’abbraccio, che Anguissa tira forte verso il gruppo e per qualche secondo tiene insieme a tutti gli altri. Una scena che fa il paio con quella vista a Berlino sempre in Champions qualche settimana fa, quando in panchina c’era ancora Garcia. Il gruppo non è mai stato contro l’allenatore francese, ma il feeling evidentemente non era mai scattato. Ora, anche con 40 di febbre, Mazzarri sembra aver preso le mani del gruppo: “Che ha qualità umane importanti, con un gruppo così si può costruire qualcosa di importante”

Qualcosa di importante già da domenica contro l’Inter: il Napoli ha una chance importante, battere i nerazzurri e riportarsi a -5 da loro. In pratica, Mazzarri dimezzerebbe lo svantaggio in classifica dalla attuale capolista in appena due settimane dal suo arrivo. Un obiettivo per rilanciare il Napoli incerottato che è tornato in città in piena notte: a sinistra ci sarà ancora un vuoto da riempire in difesa, salgono i dubbi su chi sarà il titolare in porta dopo la prestazione altalenante di Meret a Madrid, in mezzo al campo Zielinski non è al meglio e lo stesso Anguissa dovrebbe rifiatare. 

Le certezze per il toscano arrivane tutte in attacco: Simeone ha segnato al Bernabeu, Osimhen ha messo benzina importante e ora vuole tornare titolare, Kvaratskhelia e Politano scaldano i motori per lasciare il segno. Domenica, insomma, sarà come una notte di Champions: senza l’inno, ma con la stessa necessità di superare i propri limiti.

 

Gennaro Arpaia

Nato a Napoli giusto in tempo per salutare Maradona. Il calcio non è stato il primo amore perché alle partitelle tra amici non venivo mai scelto a causa della mia non-classe innata. L'idea fu quella di ritagliarsi uno spazio alternativo, provando a raccontarle. E dopo qualche anno ne ho raccontate tante in giro qua e là. Amo lo sport, le sue storie, gli occhi di chi lo ama. Con Gianlucadimarzio.com dal 2019.

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