Crociato che salta, ancora una volta.
‘E’ una maledizione!’. Dopo Milik, Sarri perde anche Faouzi Ghoulam.
Secondo grave infortunio nel giro di 40 giorni per il Napoli.
L’algerino costretto ad un lungo stop a causa della rottura del
crociato subita contro il Manchester City. Stessa sorte toccata ad
Arkadiusz Milik (per la seconda volta in un anno) che invece si
infortunò a Ferrara, contro la Spal. Risultato di quella partita?
3-2 per il Napoli, con gol decisivo segnato da… Ghoulam! Già,
proprio lui. Fondamentale in quella partita, con una cavalcata
vincente ed un destro all’angolino che regalò due punti al Napoli.
Proprio quelli che, attualmente, dividono in classifica gli azzurri
dall’Inter. Sarri perde quindi un calciatore fondamentale, per tutto
quello che Ghoulam rappresenta in questo momento per il Napoli.
Insostituibile:
con 1468 minuti giocati è il calciatore di movimento
più utilizzato
. Sempre titolare, mai sostituito fatta eccezione per
la gara del San Paolo contro il Cagliari: a risultato acquisito,
Sarri gli risparmiò tre minuti a causa della febbre. Per il resto
sempre in campo.
Giocatore più utilizzato, ma anche il più
coinvolto: 1565 palloni giocati dall’algerino
, più di tutti in
questa stagione.
GIRO PALLA. La filosofia di gioco di
Maurizio Sarri è ormai chiara: ‘Mai buttare la palla’. E mai
significa mai, neanche in difesa. Gli azzurri escono sin dalle
retrovie palla a terra, con un lungo possesso che coinvolge tutti i
calciatori. Ragion per cui Sarri pretende di avere centrali che
sappiano giocare il pallone ed un portiere bravo tecnicamente come
Reina. E, in questo senso, Ghoulam è un uomo fondamentale per il
giro palla del Napoli. Maggiormente dotato tecnicamente rispetto ad
Hysaj, fa sì che il gioco degli azzurri si sviluppi sulla sinistra.
Con il Manchester City in Napoli ha iniziato fortissimo, mantenendo
il possesso palla perennemente nella prima fase della gara. E non è
un caso che gli azzurri abbiano perso campo con l’uscita
dell’algerino.
IMPREVEDIBILITA’. Definirlo
semplicemente terzino è riduttivo. Sì, perchè Ghoulam partecipa
attivamente alle azioni offensive del Napoli. E con Hamsik e Insigne
ha formato una catena di sinistra che ormai s’intende a meraviglia.
Gli azzurri, di base, costruiscono proprio sull’out mancino, per poi
concludere dal lato opposto. Ed anche i numeri stagionali parlano in
favore di Ghoulam: due gol contro Hellas Verona e Spal e già cinque
assist, davvero niente male per un terzino. Ormai esterno a tutto
fascia, che attacca e che, soprattutto, è migliorato molto anche a
livello difensivo colmando alcune lacune che aveva al momento del
suo arrivo in Italia.
FISICITA’. Oltre alle qualità
tecniche, Ghoulam è uno dei pochi calciatori fisici a disposizione
del Napoli. Ben 184 centimetri, veloce e ben strutturato. E se sotto
l’aspetto della fisicità la squadra di Sarri concede qualcosa agli
avversari, quella di Ghoulam rappresenta una grave perdita anche in
questo senso.
Ora toccherà a Sarri trovare la giusta
alternativa all’algerino, che presumibilmente mancherà per tutto il
resto della stagione tra iter di riabilitazione e recupero dal punto
di vista fisico. Come sostituire Ghoulam?
MARIO RUI. La soluzione più ovvia è
quella di promuovere al ruolo di titolare il naturale sostituto di
Ghoulam. Quel Mario Rui che fino ad ora ha giocato appena tre minuti
contro il Cagliari. Altra vittima del crociato, infortunio che ha
condizionato la sua avventura alla Roma. Mai utilizzato da Sarri,
proprio per lo strapotere mostrato da Ghoulam che fino a questo
punto era insostituibile. Eppure il Napoli lo ha portato in azzurro
per un’operazione da 9 milioni e 250 mila euro complessivi: prestito
di 2 milioni e 250 mila euro già versato nelle casse della Roma e
diritto di riscatto fissato a 7 milioni. Con l’infortunio di Ghoulam
sicuramente avrà più spazio, toccherà a lui farsi trovare pronto
dopo un anno difficile tra infortuni e panchine.
MAGGIO-HYSAJ. Mario Rui
rappresenterebbe la novità, ma Sarri ha anche un’altra soluzione
per sostituire Ghoulam. Che, alla fine, sarebbe quella utilizzata
dopo l’uscita dell’algerino contro il Manchester City. Ingresso di
Christian Maggio negli undici, con Hysaj dirottato a sinistra. Col
City questo cambio è stato obbligato, visto che in Champions League
c’è ancora la panchina corta e che quindi Maggio era l’unico
terzino di ruolo presente tra le riserve. Ma questa soluzione è
stata già adottata da Sarri altre volte. Hysaj a giocato a sinistra
già ad Empoli ed ha iniziato la sua avventura azzurra proprio
giocando sul lato opposto rispetto a quello generalmente di sua
competenza. Prima che a sinistra s’imponesse proprio Ghoulam.
Dall’altro lato Maggio si è dimostrato affidabile quando chiamato
in causa, quest’anno già tre volte da titolare contro Atalanta,
Lazio e Sassuolo. Prestazioni positive dal punto di vista difensivo,
per un calciatore di esperienza e carattere.
LE ALTRE SOLUZIONI. Difficile, poi,
ipotizzare delle alternative. Bisogna partire da una premessa: la
difesa a quattro è uno dei dogmi del calcio di Sarri. Che qualche
volta cambia la posizione degli attaccanti (in svantaggio passa
spesso al 4-2-3-1), senza mai però toccare quei quattro dietro. Tre
i terzini in rosa, difficile che venga adattato uno dei centrali
sulla fascia. Così come difficilmente è ipotizzabile un
arretramento di Giaccherini, calciatore duttile ma nelle gerarchie
di Sarri ritenuto un’alternativa a Callejon e Insigne, anche se poco
utilizzata. Il classe ’85 è stato sì arretrato qualche volta da
Conte, ma giocando da quinto a sinistra nel 3-5-2 della Juventus.
Difficile che possa fare il terzino. Sarri quindi costretto a tirare
avanti con Maggio, Hysaj e Mario Rui fino a gennaio, quando il
Napoli dovrà decidere se intervenire sul mercato per sostituire
quello che, allo stato attuale, era uno dei calciatori fondamentali
nel gioco degli azzurri.
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