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Napoli, con la Lazio è sfida fra passato e presente: Sarri e Spalletti a confronto

Alla vigilia di Napoli-Lazio, una domanda sorge spontanea (forse soprattutto nella testa dei tifosi napoletani): è più forte il Napoli di Spalletti o quello allenato da Sarri? I due allenatori saranno di nuovo a confronto nella sfida di ritorno tra azzurri e biancocelesti per il 25º turno di questa Serie A.

 

Il Napoli di Sarri, nella stagione 2017/18, sfiorò lo scudetto come mai è accaduto prima di oggi nell’era di Aurelio De Laurentiis presidente. Cinque anni fa, i tifosi del Napoli assaporarono le sensazioni che solo chi ha avuto modo di vedere giocare Maradona in maglia azzurra ha potuto assaporare. Uno scudetto, quello che Sarri stava conquistando, “perso in albergo” a causa di una discussa vittoria della Juventus sull’Inter la notte prima di Fiorentina-Napoli 3-0, come sentenziò lo stesso allenatore toscano nel post-gara.

Oggi, invece, un altro toscano sembra essere veramente a un passo dal terzo scudetto e da quell’impresa non riuscita al collega Sarri. Luciano Spalletti sta regalando un gioco spumeggiante e un’annata da sogno anche nell’Europa che conta. Ma, senza dare una risposta (che lasceremo dare ai lettori) e basandoci unicamente sui dati, cerchiamo di identificare l’operato dei due Napoli migliori della gestione De Laurentiis.

 

I precedenti fra Spalletti e Sarri

Nel match d’andata di questo campionato fra Lazio e Napoli, allo Stadio Olimpico, gli azzurri guidati da Spalletti hanno avuto la meglio: vittoria per 1-2 con Kim e Kvaratskhelia che rimontarono la rete di Zaccagni. Questo è l’ultimo di 5 scontri diretti vinti dall’allenatore di Certaldo contro l’unico match vinto dell’ex Napoli cresciuto a Figline Valdarno (un Roma-Napoli 1-2 datato 2017). Completano il bilancio totale 2 pareggi.

  • Roma (SPALLETTI) – Napoli (Sarri) 1-0, il 25 aprile 2016
  • Napoli (Sarri) – Roma (SPALLETTI) 1-3, il 15 ottobre 2016
  • Roma (Spalletti) – Napoli (SARRI) 1-2, il 4 marzo 2017
  • Napoli (Sarri) – Inter (Spalletti) 0-0, il 21 ottobre 2017
  • Inter (Spalletti) – Napoli (Sarri) 0-0, l’11 marzo 2018
  • Napoli (SPALLETTI) – Lazio (Sarri) 4-0, il 28 novembre 2021
  • Lazio (Sarri) Napoli (SPALLETTI) 1-2, il 27 febbraio 2022
  • Lazio (Sarri) Napoli (SPALLETTI) 1-2, il 3 settembre 2022

 

Le due formazioni a confronto

SPALLETTI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Kim, Mario Rui; Anguissa, Lobotka, Zielinski; Lozano, Osimhen, Kvaratskhelia.

SARRI (4-3-3): Reina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Allan, Jorginho, Hamsik; Callejon, Mertens, Insigne.

Napoli 2017/18 e Napoli 2022/23 a confronto

Cinque stagioni fa, con Maurizio Sarri alla guida del Napoli per il terzo e suo ultimo anno di sempre, gli azzurri sembravano poter vincere lo scudetto e, in effetti, alla fine della stagione il Napoli collezionò 91 punti, record di sempre per il club partenopeo. Il Napoli di Spalletti non solo può battere quel record, ma può anche vincere lo scudetto (impresa che non riuscì a Sarri) e farlo forse battendo anche il record di punti di sempre registrato nella storia della Serie A (102 punti della Juventus 2013/14, ndr), impresa che avrebbe potuto compiere anche Sarri al tempo.

Dopo 24 giornate, la differenza tra i punteggi raggiunti dal Napoli di Spalletti quest’anno e dal Napoli di Sarri cinque anni fa è veramente minima. Quel che cambia tra un campionato e l’altro, sostanzialmente, è il distacco dalle inseguitrici. Al 24° turno di quella Serie A, il Napoli di Sarri vinse proprio contro la Lazio per 4-1 con le reti di Callejon, Mario Rui e Mertens e l’autorete di Wallace, mentre Spalletti e il suo Napoli affronteranno la Lazio al 25° (e prossimo) turno di questo campionato. Napoli-Lazio appare sempre più come uno snodo affascinante.

  • 2017/18 – Napoli di Sarri primo a 63 punti, seconda la Juventus a 62 e terza l’Inter a 48
  • 2022/23 – Napoli di Spalletti primo a 65 punti, seconde Inter e Milan a 47
Lorenzo Gentile

Classe 1996, nato a Napoli con il desiderio di girare il mondo, stadio dopo stadio, cresciuto con il sogno di commentare le partite più strane, più ricche e magari anche quelle più grandi. Oltre alla telecronaca, adoro il mondo segreto e misterioso del calciomercato. Lascerei il giornalismo solo per allenare in prima persona, forse. Mi sento un leader gentile (di cognome e di fatto, come dico sempre) ma sempre carico di passione e voglia di migliorarsi

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