Prima l’esordio stagionale in Champions contro il Besiktas, poi quello in campionato allo Scida di Crotone, dove il Napoli è tornato ad assaporare il sapore della vittoria dopo le due sconfitte subite ad opera di Atalanta e Roma. Amadou Diawara prova finalmente a ritagliarsi il proprio spazio, cercando di farsi largo in un reparto dove i piedi buoni non mancano davvero. Maurizio Sarri conta molto sul giovane talento guineano che, intervistato ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli, ha svelato alcuni succosi retroscena della sua esperienza a Napoli. “Ho scelto il numero 42 per il mio idolo Yaya Tourè. Sto benissimo a Napoli e adoro la cucina napoletana. Mi piacciono molto la pasta e soprattutto la pizza. Il dialetto? Ho imparato a dire “Kitestramuort”.
Sull’avventura al Napoli, poi, Diawara sottolinea: “Sono contento della vittoria a Crotone perché anche quando ero in panchina mi dispiaceva per le sconfitte della squadra. Jorginho è un grandissimo giocatore, io sono giovane e mi metto a disposizione dell’allenatore per farmi trovare pronto in ogni momento per aiutare i ragazzi e la squadra. In attacco abbiamo alterantive valide ma deciderà Sarri chi far giocare. Gabbiadini dopo la partita ha chiesto scusa a tutti sul gruppo WhatsApp e noi gli abbiamo detto che non dobbiamo mai mollare tutti insieme”. Ragazzo giovane ma già con le idee chiare Diawara, che non nasconde di avere un sogno nel cassetto: “Sono in una grande squadra ed il sogno è vincere qualcosa. L’obiettivo comune è quello di crescere sempre di più”.
Le ultime In casa Parma torna di moda il nome di Hampus Skoglund dell’Hammarby. Seguito…
Il centrocampista non ci sarà per la sfida contro il Parma. Amir Richardson non partirà…
La probabile formazione schierata da Luciano Spalletti per la sfida tra Pisa e Juventus della…
La probabile formazione scelta da Maurizio Sarri per la sfida tra Udinese e Lazio, valida…
Il trofeo della Coppa d'Africa (IMAGO) La classifica aggiornata dei gironi di Coppa d'Africa È…
Lo sci in montagna assieme al fratello e una perdita di memoria. Parma, chi è…