Dopo la conquista dello scudetto, obiettivo del Napoli è cercare di fare altrettanto bene nella prossima stagione. Per la squadra di Spalletti sarà quindi fondamentale prepararsi al meglio nelle settimane prima della ripresa. Gli azzurri saranno impegnati in un doppio ritiro estivo, prima a Dimaro, in provincia di Trento, dal 14 al 25 luglio, poi a Castel di Sangro, in provincia dell’Aquila, fra il 29 luglio e il 10 agosto.
Il presidente del club Aurelio De Laurentiis ha presentato la seconda parte del ritiro da Palazzo Petrucci, a Posillipo. Al suo ingresso nella sala conferenza, De Laurentiis ha esordito chiedendo ironicamente ai giornalisti: “Volete sapere chi è l’allenatore?“ e scatenando le risate dei presenti.
Il presidente del Napoli ha poi iniziato la conferenza vera e propria: “La presenza del Napoli in Abruzzo ha causato un importante aumento di interesse da parte di tante altre squadre di Serie A. L’anno scorso andai a Rivisondoli con l’allenatore in seconda e quello in terza, per fare un sopralluogo. Alle pendici di Rivisondoli ci sono due campi da calcio, pensai che fosse perfetto per lo scarico dagli allenamenti”.
Continua De Laurentiis: “Tuttavia quando venne il nostro agronomo sotto al terreno trovò di tutto e di più. Chiunque venga ad allenarsi in Abruzzo, dalla A alla C, rischierebbe di farsi male. Bisognerebbe spendere 200 o 300 mila euro tutti insieme per fare bene i campi. Questo sarà il quarto anno che veniamo in Abruzzo. È noto che i napoletani sono invadenti ed esigenti, del resto con il panorama che hanno è ovvio che siano esigenti”.
Il presidente dell’Abruzzo Marco Marsilio, presente al fianco di De Laurentiis, ha dichiarato che grazie al Napoli la regione si rivolge a milioni di persone in tutto il mondo, considerando il gran numero di tifosi del club. Associare il nome dell’Abruzzo a quello dei campioni d’Italia, a detta di Marsilio, sarà un gran momento.
De Laurentiis ha quindi toccato il tema del nuovo allenatore, già sfiorato scherzosamente in apertura: “A partire da oggi mi sono impegnato per controllare una lista di possibili allenatori, che da 22 nomi è salita a 40 nomi. Devo iniziare a verificare che siano disponibili, che siano adatti a giocare col 4-3-3 e con una linea di difesa e attacco alte. Il modulo dev’essere il 4-3-3, non può essere altro. Già questa è una questione che richiede tempo, poi occorre capire il loro carattere e se possono adattarsi alla cultura partenopea. Tutto ciò non si può concludere in poco tempo, inoltre va data anche la possibilità alla controparte di rifiutare l’offerta”.
Il presidente del Napoli ha poi toccato altri temi, dal calciomercato alla situazione di Giuntoli, fino alla possibilità che Vincenzo Italiano succeda a Spalletti: “Per ora non venderemo nessuno, casomai integreremo qualcun altro. Giuntoli ha un contratto con noi fino al 2024. Non farei del bene ad un allenatore che è stato già a Napoli riportandolo qui, ma mai dire mai. Italiano è un bravissimo allenatore, ma è impegnato con la Fiorentina. Non penso sia corretto andare a rompere le scatole ad una squadra di amici. Poi se è lui che vuole rompere, potrei prenderlo in considerazione. Ma non l’ho messo nei 40: ha ancora un anno, forse due o tre di contratto mi dicono. Anche perché non voglio pagare penali”.
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