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Conte: “Juve? Nessun accordo. Con il Napoli c’è uno scudetto da difendere”

Napoli, Antonio Conte (Imago)

Al programma “Federico Buffa Talks”, Conte ha parlato dell’esperienza a Napoli, tra lo scudetto e la decisione di rimanere in azzurro

Antonio Conte ha rilasciato un’intervista al programma “Federico Buffa Talks“. L’allenatore ha parlato della sua esperienza a Napoli. Dal “amma faticà” allo scudetto, l’ex Chelsea ha anche spiegato le voci sulla Juventus e la permanenza al “Maradona”.

Conte ha confessato che l’anno di pausa dopo l’esperienza al Tottenham è stata determinante per la sua carriera. L’allenatore ha svelato uno strumento utilissimo per il suo lavoro: il Subbuteo. Conte ha dichiarato: “È stato per me importante, fondamentale, l’anno in cui sono rimasto a casa. Mi sono messo a studiare veramente tanto anche col mio Subbuteo. Che a casa mia c’è sempre. Io tante situazioni le rivedo riportandole sul Subbuteo. Sia la fase offensiva, sia quella difensiva“.

L’allenatore ha parlato del progetto a Napoli: “Io ho firmato un contratto di tre anni con il Napoli. Come primo step ci siamo messi come obiettivo il ritorno in Europa, neanche la Champions League. Poi fare un altro anno di crescita, quindi prepararci per la terza stagione a provare a competere per vincere. Alla fine, ce l’abbiamo fatta con delle situazioni e delle forze che non erano da vincere lo scudetto“.

C0nte ha raccontato il periodo complicato a Napoli, con il mercato che ha talvolta deluso l’allenatore: “Il discorso penso che sia il segreto di Pulcinella. Quello che è successo a gennaio e durante l’anno non è che mi ha reso proprio felice. Solo l’ultima settimana sono arrivati giocatori come McTominay, Gilmour, Neres, Lukaku… Arriviamo a gennaio e tutti quanti sapete benissimo cosa è successo“.

“Ho rifiutato categoricamente la Juventus”

L’ex Chelsea e Juve ha proseguito dicendo: “Quando tu firmi ci sono oneri e onori, ok? Il primo anno di matrimonio magari poteva essere un po’ più turbolento. Nel momento in cui ho avuto rassicurazioni da questo punto di vista, abbiamo continuato. Anche perché, comunque, c’è uno scudetto da difendere, c’è un lavoro da tutelare. Quello che mi è dispiaciuto è che su una possibilità di un eventuale divorzio tra me e il Napoli, a un mese o un mese e mezzo dalla fine del campionato si sia iniziato a parlare di me alla Juventus“.

Conte ha smentito un accordo con i bianconeri: “No, assolutamente io non avevo nessun accordo con la Juventus e ho rifiutato categoricamente. Io a chiunque ha provato ad avvicinarsi ho sempre detto: “Signori, non incontro niente e nessuno, non parlerò con niente e con nessuno fino a quando non avrò parlato con il Presidente”.
L’allenatore si è goduto la prima stagione a Napoli: “Sì, a Napoli me la sono goduta. Perché, ripeto, si fa tanto per arrivare al traguardo e vincere. Una volta che ci arrivi te la devi godere, altrimenti non ha senso. Cioè non ha senso fare il percorso e non ha senso fare tutti quei sacrifici“.

Napoli, Conte (IMAGO)

“La mia cattiveria può far paura”

Conte ha risposto alla domanda riguardante un conflitto con i tifosi della Juve: “Solo gli stupidi possono andare dietro a queste cose. Per me la Juventus è, era e sarà sempre la Juventus“. L’allenatore ha parlato dei cori dei supporters napoletani: “Mi ricordo benissimo anche quest’anno alla presentazione del Napoli: noi siamo lì in piazzetta e a un certo punto i tifosi iniziano a chiedermi di saltare con loro: “Chi non salta juventino è”. Io stoppo tutti e dico: “Fermiamoci un attimo. Non mi potete chiedere ciò che non potrò mai fare”. Io sono sicuro che una volta che andrò via da Napoli, non mi metterò mai a saltare. Ci deve essere una forma di rispetto“.

Antonio Conte ha concluso parlando delle vittorie e delle sconfitte subite in carriera: “Come ho sempre ribadito, ho vinto tanto, da calciatore e anche da allenatore, ma ho perso anche tanto. E credetemi, le sconfitte che io ho avuto sono cicatrici profonde che tu comunque ti porti. Ecco perché a volte io tiro fuori una cattiveria che può far paura, a volte un pochettino timore. E cerco in tutti i modi di vincere, di vincere e celebrare la vittoria. Cosa che io in passato tante volte non ho fatto. Mi sono pentito di questo“.

 

Redazione

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