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Napoli e il sogno Champions: la lezione di Spalletti e la voglia di quarti

Il pericolo lo ha inquadrato bene Spalletti subito dopo il fischio finale di Eintracht-Napoli: la presunzione (QUI per leggere le sue parole). Eppure è quella stessa presunzione che aveva fatto ben sperare i tifosi del Napoli fin dal sorteggio dello scorso dicembre. La squadra azzurra può giocarsela con tutti, figurarsi con i tedeschi di Francoforte, che le qualità le hanno ma sono alla portata di un gruppo che quest’anno ha mostrato pochi punti deboli. 

Ecco perché la città alla gara di ieri sera in Champions League – andata degli ottavi di finale del torneo – ci è arrivata con attenzione ma anche con sicurezza e quel pizzico di presunzione che faceva ben sperare. Il Napoli visto in campo, poi, ha confermato le aspettative: bello, cinico, quasi spietato in alcune occasioni, i tifosi hanno potuto riempirsi gli occhi da casa o dal vivo.  

Il Napoli vince in Germania: l’entusiasmo in città

Sono 3mila quelli del settore ospiti presenti ieri sera in Germania, ma si erano presentati quasi il doppio in città. Molti non erano riusciti ad acquistare il biglietto per la gara ma non hanno rinunciato alla speranza dell’ultimo minuto o al viaggio premio per stare vicino ai propri idoli. E il giorno dopo l’atmosfera di Napoli sembra ancora più bella: non c’è il sole, ma brillano i raggi della Champions. Forse andrà meglio con il meteo il 15 marzo, quando l’Eintracht arriverà al Maradona per il ritorno. “C’è ancora una partita da giocare, può succedere di tutto, basta un episodio” avverte Spalletti. 

Il messaggio è per i suoi, ma anche per la città, che quella sera non mancherà a Fuorigrotta: i biglietti per la sfida di ritorno degli ottavi sono andati esauriti in poche ore, c’è attesa e voglia di riscrivere la storia e acquistare per la prima volta un biglietto anche per i quarti di Champions. Stamattina in città si pensa già alle eventuali avversarie: Real? City? Un’italiana? “Ce la giochiamo con tutti” dicono neanche troppo sottovoce. Spalletti capirà con un sorriso.

Gennaro Arpaia

Nato a Napoli giusto in tempo per salutare Maradona. Il calcio non è stato il primo amore perché alle partitelle tra amici non venivo mai scelto a causa della mia non-classe innata. L'idea fu quella di ritagliarsi uno spazio alternativo, provando a raccontarle. E dopo qualche anno ne ho raccontate tante in giro qua e là. Amo lo sport, le sue storie, gli occhi di chi lo ama. Con Gianlucadimarzio.com dal 2019.

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