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Napoli-Barcellona, Spalletti: “Maradona e Dio sono con noi”

A sette giorni di distanza ancora Napoli e Barcellona, stavolta al Maradona davanti a 40mila e oltre tifosi azzurri pronti a riabbracciare la squadra di Spalletti. “Ma non c’è una favorita domani; in ogni caso uscirà una squadra che avrebbe potuto giocarsi la vittoria della Coppa” ha detto il toscano in conferenza stampa. “Sono convinto che entrambe le squadre proveranno a evitare i supplementari.

 

 

 

“È una di quelle partite che sogni di giocare fin dalla prima volta che prendi in mano un pallone. Bisogna andare in campo a prendere delle decisioni, altrimenti si diventa passeggeri degli altri. Il Barcellona vuole comandare la partita, sin da subito dobbiamo mostrare le nostre intenzioni. Chi lotta può perdere, chi non lotta ha già perso”.

 

 

 

Una gara nel segno di Maradona: Prendeva sempre posizione, sceglieva dove stare: domani sarà dalla nostra parte. Non lo avremo uno forte come lui in campo, ma se giochiamo tutti insieme potremo essere una squadra degna di Diego. Dobbiamo pensare che quello che per noi è impossibile, non lo è per Dio: e Dio è con noi”.

NAPOLI-BARCELLONA, SPALLETTI RILANCIA INSIGNE TITOLARE

All’andata era una partita da sogno e stiamo ancora dormendo. Bisogna avere coraggio anche se verranno a giocarci addosso, dobbiamo credere di poter sviluppare l’azione come sappiamo fare noi e attaccarli bene. A loro manca Messi, è vero, ma hanno tanti calciatori forti e torneranno ad essere il top club di qualche anno fa” ha detto.

 

 

I problemi fisici continuano a colpire gli azzurri, ma Spalletti domani ritrova Politano e Insigne, mentre sono confermati anche Fabian Ruiz e Osimhen. Lorenzo domani sarà titolare: ha quel livello di qualità e personalità che può direzionare una gara così importante” ha confermato il toscano che avrà a disposizione anche Di Lorenzo, con lui in conferenza: “Siamo carichi, sappiamo quanto è importante la partita e non vediamo l’ora di scendere in campo. Finalmente ritroviamo anche il nostro pubblico. Il colpo alla testa? Sto bene, è stata una brutta botta ma sono pronto a scendere in campo. Se sarà difesa a tre o quattro non lo so, per me non fa differenza. All’andata abbiamo visto le loro qualità: hanno questo possesso che ti costringe ad abbassarti, dovremo essere coraggiosi e aggressivi per limitarli. Abbiamo le nostre armi, siamo pronti per affrontarli”.

E se si finisse ai rigori? “Ci alleniamo sempre a fine allenamento, non soltanto per il Barcellona. Ovviamente vogliamo vincerla prima la partita, poi nel caso mi piacerebbe batterlo”.

Gennaro Arpaia

Nato a Napoli giusto in tempo per salutare Maradona. Il calcio non è stato il primo amore perché alle partitelle tra amici non venivo mai scelto a causa della mia non-classe innata. L'idea fu quella di ritagliarsi uno spazio alternativo, provando a raccontarle. E dopo qualche anno ne ho raccontate tante in giro qua e là. Amo lo sport, le sue storie, gli occhi di chi lo ama. Con Gianlucadimarzio.com dal 2019.

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