Platini, Wenger e il ritorno in Ligue 2: il nuovo Nancy targato Chien Lee

Il Nancy domina il campionato e torna in Ligue 2: alla scoperta dell’ex club di Arsène Wenger.
Nancy, nord-est della Francia. Un club fresco di ritorno in Ligue 2 dopo l’eccezionale percorso nel Championnat National. Mancano ancora due giornate alla fine, ma i francesi hanno già festeggiato la promozione grazie agli otto gol di Adrian Dabasse e Cheikh Toure, due dei principali protagonisti della scalata. Una squadra costruita e assemblata egregiamente dall’allenatore Pablo Correa, allenatore dal 2023 ed ex attaccante proprio del Nancy dal 1995 al 2000.
Un club ambizioso e desideroso di ritornare al più presto ai vertici del calcio francese grazie anche a Chien Lee che dal 2020 è co-proprietario e presidente del consiglio di amministrazione del Nancy. In passato ha acquisito e gestito diversi club, tra cui Nizza, Thun, K.V. Oostende, e Kaiserslautern. L’imprenditore e investitore sino-americano, è il fondatore e presidente di NewCity Capital, una società di investimenti focalizzata su sport e ospitalità. Insieme a Krishen Sud, ha consolidato la proprietà detenendo quasi il 100% delle azioni ponendosi come obiettivo il ritorno in Ligue 1 del Nancy.
“Qui s’y frotte s’y pique”, che si traduce in “Chi ci si strofina, si punge”. Un avvertimento legato al cardo, simbolo della città che purtroppo ha dovuto affrontare anche l’incubo della retrocessione in terza serie francese per via di una crisi sportiva e finanziaria. Tuttavia, in passato le emozioni non sono di certo mancate con il Nancy che ha avuto modo di far parlare di sé anche in campo internazionale.
Dopo aver conquistato la Coppa di Lega francese nel 2005-06, il Nancy si qualificò per il primo turno di Coppa UEFA. Inserita nel Gruppo E, ha incontrato Wisla Cracovia, Basilea, Blackburn e Feyenoord. Dopo aver passato il turno Insieme agli inglesi e agli olandesi, il Nancy è stato poi eliminato ai 16esimi di finale dallo Shakhtar Donetsk. Per tornare alla prima apparizione in campo europeo bisogna tornare indietro alla Coppa delle Coppe 1978-79: i francesi, dopo aver eliminato i danesi del Frem, dovettero arrendersi agli ottavi di finale contro il Servette.
“Le Roi” Platini e il rapporto indelebile con il club
Un palmares povero, ma un club sicuramente di grande tradizione. Proprio a Nancy è nato e cresciuto calcisticamente Michel Platini. “Le Roi” è da poco diventato membro del gruppo “Socios Nancy“, un’associazione di tifosi. Questa iniziativa come obiettivo quello di promuovere l’azionariato popolare del club per rafforzare la partecipazione dei tifosi alla vita e allo sviluppo della società.
Platini rappresenta la storia del Nancy. Nel ’78 vinse la Coppa di Francia con un gol decisivo in finale contro il Nizza ed è anche il miglior marcatore della storia del club con 127 gol in 215 partite.
Arsène Wenger e il trampolino di lancio di nome Nancy
Non solo Platini, ma anche Arsène Wenger. Ha iniziato la sua carriera da allenatore proprio nel nord-est della Francia dove ha lavorato dal 1984 al 1987. Una tappa fondamentale per lui e per l’evoluzione del calcio francese. Un Wenger visionario già all’epoca: introdusse un dietologo per migliorare l’alimentazione dei giocatori e adottò metodi di allenamento scientifici, come i ritiri in alta montagna.
Dopo la retrocessione in Ligue 2, Wenger lasciò Nancy per assumere la guida del Monaco. La sua attenzione alla preparazione fisica e mentale dei giocatori e la sua capacità di innovare hanno influenzato profondamente il calcio francese. Se il movimento francese è diventato uno dei migliori al mondo è probabilmente anche merito dei Les Chardons.
A cura di Gerardo Guariglia