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Musiala oro del Bayern: il ragazzo campione da sempre fa 6 su 6

Che sia di testa o di destro, dalla distanza o in area di rigore, Jamal Musiala riesce sempre a colpire. Il talento del futuro, che da qualche anno è diventato anche presente. Un presente bellissimo per chi lo guarda, devastante e ingiocabile per chi lo affronta. Jamal Musiala è uno dei volti del calcio, ma di sicuro il principale del Bayern Monaco. Ora segna e incanta, sia in Europa che in Bundesliga, dove ha già realizzato 6 reti, tutte in 6 trasferte diverse. Il presente che – assecondando i numeri – non sbaglia mai.

Nuova trasferta per il Bayern Monaco, ma non una qualunque. Il “Der Klassiker” contro il Borussia Dortmund è sempre una partita a sé. L’avversario, però, conta fino a un certo punto se nell’11 titolare di Kompany c’è un calciatore che porta il nome di Musiala. Un classe 2003 dal talento sconfinato, senza limiti. Un ragazzo che, da quando ha indossato per la prima volta una scarpa da calcio, non ha mai smesso di crescere oltreché sorprendere. Perché quando c’è lui in campo, banalmente ci si ritrova sempre a dire: “Ma quanto è forte?”. Elegante quando porta il pallone e quando lo cede ai compagni. Formidabile quando deve finalizzare e astuto nei movimenti che compie.

Musiala, infatti, non è solo quella prodezza contro il St. Pauli, ma è anche colpi di testa precisi, o reti segnate a pochi metri dalla porta. Semplici, all’apparenza, ma rese tali da un’eccezionale capacità di smarcamento e di farsi trovare nel posto giusto al momento giusto. Quell’abilità di capire dove va il pallone, leggerne i movimenti e sfruttarli a proprio vantaggio. Tratti e peculiarità del campione, di chi vede le cose prima degli altri.

Quando Jan-Christian Dreesen, CEO del Bayern, ha detto ad Abendzeitung: “Vogliamo che Musiala sia uno dei volti del club” non ha lasciato molto margine di interpretazione. Rappresentare uno dei club più forti del mondo, lo puoi fare se su quella maglietta c’è scritto Musiala, oro del Bayern del presente.

Alessandro Gotter

Vivo di pane e calcio sin dalla nascita. Senza il pane potrei sopravvivere, penso; diverso sarebbe invece senza il pallone. Per qualche strano motivo in Italia non ho mai tifato seriamente una squadra. L'unico club a cui sono sempre stato appassionato è il BVB.

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