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Il Gambia, la Sicilia e Bologna: Musa Juwara…e un gol che sa di rinascita

“Non mi aspettavo di entrare in campo in questa situazione. Sono giovane, era tutt’altro che scontato. Un giorno da ricordare per tutta la vita. Voglio ringraziare il mister Mihajlović per aver creduto in me”. Attraversare buona parte dell’Africa all’età di 15 anni senza genitori, senza saper nuotare e senza sapere cosa ne sarà del proprio futuro. E se ti dicessero che quattro anni dopo segnerai a San Siro contro l’Inter in Serie A? Impensabile per molti, non per Musa Jawara. Oggi, l’attaccante gambiano – ex Bologna – gioca nel Vejle, club danese. Il primo gol della stagione arriva contro l’Odense, sua ex squadra. Destino? Forse riduttivo, perchè la storia di Juwara ci insegna molto di più.

Dalle coste siciliane al gol a San Siro

Dal Gambia alla Sicilia: Juwara e nessun’altro. Solo lui e una strada da percorrere. Nel centro di accoglienza di Ruoti (provincia di Potenza) il piccolo Musa scopre la passione per il calcio. Vitantonio Summa diventa il padre calcistico (e poi affidatario) che Juwara non può avere e, con la Virtus Avagliano mette in mostra le proprie qualità: vittoria del campionato e 29 gol. Poi la chiamata da Verona: il Chievo lo aggrega nella squadra Primavera. Juwara è consapevole dei propri mezzi e sa che per lui, questo, sarà solo l’inizio di una favola che non smette di stupire pur rimanendo con i piedi per terra.

Walter Sabatini, all’epoca dirigente del Bologna, desidera fortemente il giovane calciatore africano: difficilmente il suo fiuto per i giovani talenti ha esito negativo. Juwara ripaga la fiducia – anche del suo ex allenatore Mihajlović – con un gol a San Siro, contro l’Inter che vale il pareggio (e la successiva vittoria) nella “Scala del Calcio”.

Vejle, l’oasi danese di Juwara

Dopo l’Italia e il Portogallo, ecco la Danimarca. Terra di giovani talenti, luogo per tornare ad emergere nel calcio che conta. Attualmente al Vejle, Juwara sa di non poter sprecare questa occasione. In SuperLiga, l’attaccante gambiano ha collezionato un gol e tre assist e tante ottime prestazioni. Il classe 2001 sa di potercela ancora fare, che sia il prossimo anno o tra cinque: una dimensione e una realtà dover poter crescere, senza troppe pressioni. Con la spensieratezza e il sorriso che un giovane deve avere quando gioca a calcio.

Juwara, intanto, si gode la prima rete stagionale con il Vejle. Un ragazzo semplice con una storia alle spalle e una…ancora tutta da scrivere. Magari ancora in Italia, sognando la Serie A. 

Lorenzo Bloise

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