“Nessuno può colpire duro come fa la vita”, diceva Stallone nel ruolo di Rocky. Niente di più vero. Le dinamiche che può organizzare il destino a volte sono di una crudeltà atroce, possono sferrare colpi in grado di stendere chiunque e far passare in secondo piano qualsiasi cosa. Tutte tranne una però: il calcio. La magia che il gioco più bello del mondo sa creare non può essere offuscata, vincerà sempre. Esagerati? Forse sì, forse no, l’unica certezza è che senza calcio il mondo sarebbe più triste.
E’ sicuramente il pensiero di Murtaza Ahmadi, bambino afgano di 5 anni diventato famoso per aver usato una busta di plastica con nome e numero del suo idolo, Lionel Messi. Non ha avuto alternative il piccolo Murtaza perché il padre non poteva permettersi la maglia del suo idolo. Poco male, i sogni sanno andare oltre la realtà. Così ha dimenticato i problemi nell’unico modo che conosce: prendendo a calci un pallone.
La storia però non è passata inosservata. Nonostante venga spesso criticato, il calcio ha un grande cuore. La Federcalcio afgana, appresa la storia del piccolo, gli ha fornito una maglia di Messi, stavolta vera. Ma non finisce qui. Ha anche permesso al piccolo fan della Pulce di giocare con la propria squadra giovanile, regalandogli una giornata indimenticabile. Murtaza sorride e gioca spensierato imitando Messi, ancora una volta il bene ha vinto. Lunga vita al calcio…
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