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Movie-Iceland, un sogno da film a Euro 2016: l’Islanda si qualifica agli ottavi

Ice-land. la terra del ghiaccio. E dei sogni, diventati, questa sera, realtà. La matricola agli ottavi, tra gol, freddo glaciale, quasi un film, per un vero e proprio miracolo sportivo, programmato nel tempo e andato ben oltre le più rosee aspettative di chi, sull’Islanda, ci aveva scommesso.

Secondo posto nel Girone E ed ottavi di finale trovati, sudati, conquistati nel “mare blu” di Parigi. Lunedì 27, alle 21 a Nizza, contro l’Inghilterra. Gli inventori del calcio contro quelli che, fino a pochi anni fa, il pallone lo vedevano più come una chimera che come uno sport. Perchè su quell’isolotto dove Rejkjavik e poche altre città di ghiaccio svettano nel deserto bianco d’Islanda, è quasi impossibile giocare a calcio. E quindi? Investimenti in infrastrutture con campi al chiuso e in erba sintetica, ma anche negli allenatori: settecento hanno il patentino UEFA B, duecento dei quali hanno anche quello A. Quindi possono allenare tutti in prima squadra, tutti in Islanda e nel resto d’Europa, anche quelli dei pulcini nei paesini più sperduti. Tutti, perché solo con la programmazione si cresce.

Regista di questo miracolo sportivo il commissario tecnico, Heimir Hallgrímsson, ma non è il solo. Perché il portiere Hannes Halldorsson è davvero un regista, professionista, che solo nel 2014 ha deciso di intraprendere la carriera da calciatore. Con successo, per ora, solo a livello di Nazionale, i club…possono aspettare. Halldorsson non è il solo ad avere un secondo lavoro: c’è chi è avvocato e chi ha un master in economia, ma tutti sono accomunati dal passato nell’Under 21 dell’Islanda e dal cuore, che proprio di ghiaccio non è. Squadra vera, l’Islanda, di uomini veri. Come vichinghi. Con Arnor Traustason, appena acquistato dal Rapid Vienna (quindi in Austria) che entra e segna, battendo proprio la Nazionale austriaca. Nonostante il tweet dello stesso Rapid, che gli chiedeva di essere “indulgente”. Ma lui e i suoi compagni volevano il gol, volevano il secondo posto e…

E ce l’hanno fatta: qualificazione a Euro 2012 e Brasile 2014 sfiorata, centrata per la Francia. Con miracolo ai gironi (insieme all’Ungheria): secondo posto e gloria. Vichinga, esultanza che esplode e…altro che ghiaccio! La qualificazione agli ottavi c’è, ora l’Inghilterra. Per giocarsi un sogno partito da lontano e diventato, meritatamente, realtà. Dalla terra del ghiaccio, agli inventori del calcio. Ne hanno fatta di strada, quei ventitré vichinghi.

Edoardo Marcarini

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