Buona la prima in Serie A di José Mourinho. Inizia nel migliore dei modi la nuova stagione in campionato della Roma di Mourinho. I giallorossi hanno vinto 3-1 allo stadio Olimpico contro la Fiorentina. L’allenatore portoghese ha parlato nella consueta conferenza stampa dopo la vittoria della sua squadra: “È stata una partita bella anche se noi non abbiamo giocato molto bene. Loro sono stati bravi: noi in undici contro undici bene, in dieci contro dieci bene. In undici contro dieci non molto bene. La Fiorentina è la squadra di un allenatore bravo”.
Mourinho ha esaltato la direzione di gara dell’arbitro Pairetto: “Devo dire che l’arbitro non ne ha sbagliato una. Il VAR è stato fenomenale, è lì per questo: per risolvere i piccoli errori che sono decisivi”. Lo special one, poi, si è soffermato sui singoli: “Abraham è un giocatore importante, con lo spazio che c’era pensavo fosse la sua partita. L’ho sostituito perché era stanco, ma lo avrei comunque cambiato per Shomurodov”. Continua su Veretout: “Nella ripresa – dice Mourinho – Jordan si è alzato di più e poteva pressare meglio per arrivare in posizioni più pericolose”.
L’emozione è stata tanta per la prima partita sulla panchina della Roma: “Da quando ho firmato con la Roma – confessa – ho sentito questo affetto. Non ho fatto niente per i tifosi, anzi ho vinto una Coppa Italia qui contro di loro, però c’è attrazione. Sono arrivato avendo rispetto per le mie squadre passate e ora sono uno di loro, voglio trasmettere questo sentimento ai giocatori”.
Mourinho prosegue elogiando l’impegno della squadra: “I ragazzi hanno dato tutto. Giovedì siamo tornati alle 4 del mattino, c’erano giocatori poco freschi ma abbiamo giocato con empatia: lo si è visto anche in amichevole”.
Mourinho, infine, ha spiegato come il calcio italiano sia cambiato dall’ultima sua esperienza suall panchina dell’Inter: “Sono tanti dieci anni. Il calcio si è evoluto e ho notato più attenzione alla qualità del gioco: difendere bene non basta, questo è qualcosa di positivo che esiste in Europa. L’Italia è campione d’Europa e si capisce che ha un modo di pensare diverso rispetto a dieci anni fa. Stasera, per esempio, un giovane allenatore che non era in Serie A quando io ero all’Inter ha dimostrato la qualità della sua squadra. Se noi non abbiamo fatto una grande partita non è colpa nostra: è merito della Fiorentina. Ho visto altre partite e oggi si gioca meglio senza perdere la propria essenza“, ha concluso l’allenatore portoghese.
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