È il giorno della presentazione di Josè Mourinho alla Roma. “Per noi è un giorno speciale, il primo step di un cambiamento di mentalità”, l’introduzione del direttore generale giallorosso Thiago Pinto.
“La carriera di Mourinho parla per lui. Ringrazio il club per l’opportunità, Mourinho per la fiducia nel progetto e i tifosi per l’energia che ci hanno trasmesso. Siamo onorati di avere l’opportunità di far crescere la Roma con lui”, ha proseguito.
Il microfono passa poi al portoghese, partito subito dai ringraziamenti: “Ringrazio i tifosi, la loro reazione è stata incredibile. Mi sono sentito subito in debito, l’accoglienza è stata davvero emozionante. Mi ha colpito veramente. Ringrazio poi il club e la famiglia Friedkin“.
Mourinho ha motivato la scelta di sposare la Roma con una frase di Marco Aurelio: “Nulla viene dal nulla e nulla ritorna nel nulla.Questo è quello che ho sentito quando ho parlato con il club, c’è un progetto molto chiaro: non dimenticano il passato e vogliono costruire il futuro. Quello che vuole la proprietà non è un successo oggi e problemi domani, ma una situazione sostenibile. Questa è la ragione principale per cui sono qui. Ora è il momento di lavorare. La città, al contrario, non è il motivo per cui sono qui, non sono qui in vacanza o per fare il turista“. Poi, una frase chiara: “Non voglio la Roma di Mourinho. Voglio la Roma dei romanisti”.
Poi sulla squadra e la mentalità: “Intanto devo conoscere il gruppo, è la cosa più importante. Ci sono dei principi che non sono negoziabili e i giocatori devono capire subito il mio metodo di lavoro che è molto semplice: chi o cosa non è al 100% non va bene. Ho fatto una quarantena che mi ha permesso di vivere all’interno del centro di allenamento e già ho visto grande gioia nel poter lavorare insieme. Il feeling è quello giusto”.
Chi sarà il capitano? Mourinho non si sbilancia: “Non voglio rispondere su quello che faccio all’interno del mio club. Il capitano deve saperlo prima la squadra”. Una battuta anche sulle tante voci di mercato: “Non ho parlato con nessuno, ma soltanto con Tiago e la proprietà”.
La Roma vuole tornare a vincere un trofeo che manca dal 2008, ma servirà tempo: “Qui non si vince da tanti anni e serve capire perché la squadra è arrivata a 29 punti dalla vetta. Ho firmato un triennale e c’è tanto lavoro da fare, ma vogliamo vincere dei titoli. Sarà difficile farlo immediatamente, ma mai dire mai”.
Mourinho ha poi commentato la sua mentalità: “Dobbiamo pensare subito alla prima partita, che sarà di Conference League, per vincerla. Poi penseremo a quella dopo. Così dovremo fare. Questa società deve migliorare ogni giorno e lo sta facendo. Trigoria è già cambiata da quando sono arrivato io perché ci sono persone che lavorano 24 ore al giorno. A partire da oggi si lavorerà anche sul campo: ogni giorno dovremo migliorarci“.
Però, sulle ambizioni scudetto è chiaro: “Abbiamo finito a 29 punti dalla capolista. Da questo non si può scappare. Dobbiamo capire invece il perché. Ci serve tempo per migliorare: i titoli arriveranno, ma dobbiamo lavorare perché i titoli non siano isolati. Un successo isolato è facile se vinci e poi non hai i soldi per pagare gli stipendi. Noi vogliamo essere sostenibili e lavorare. Poi arriveranno i successi“.
Infine, un commento su Zaniolo: “Lui è un ragazzo fantastico. Sappiamo ciò che ha passato. Nella squadra sarà importante che si trovi al meglio e che ne sia felice“.
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