Colpo su colpo, dichiarazione su dichiarazione. Come in un incontro di boxe, rispondendo sempre alle offensive del rivale. Non se le stanno mandando a dire, Mourinho e Conte. Ogni conferenza stampa, diventa un ring per cercare di mettere al tappeto l’altro. “Io pagliaccio? Forse soffre di demenza senile”, rispondeva l’ex Juventus alle accuse del portoghese sul suo modo troppo plateale di muoversi a bordo campo. Presunte, però. Visto che in conferenza, lo stesso Mourinho ha cercato dapprima di buttare acqua sul fuoco per poi… far divampare un incendio. “Non lo biasimo, penso che nella prossima conferenza stampa debba scusarsi con me, la domanda che gli viene fatta è completamente sbagliata e ha dato inizio a una reazione fuori controllo. Non lo stavo accusando di essere un pagliaccio, stavo parlando di me stesso, dicendo che non devo comportarmi come un pagliaccio per mostrare la mia passione. Dicevo che sia se esterno in modo plateale una mia emozione sia se non lo faccio, la passione verso quello che faccio è sempre tanta”. Ma poteva finire così? Un secondo dopo, ecco la bordata: “Non ho bisogno di Conte per ricordarmi che in passato ho commesso degli errori e che ne farò altri in futuro. Ma una cosa è certa: non mi è mai successo di essere squalificato per calcioscommesse”.
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