Domani alle ore 18.00 sarà il giorno di Inter-Roma, sfida che lega inevitabilmente José Mourinho. Sono le uniche due squadre italiane dal portoghese e con entrambe – con le dovute proporzioni – ha vinto dei trofei. Tre nell’anno del Triplete con l’Inter, uno (la Conference League) in giallorosso. Squalificato domenica, Mou ha parlato in un’intervista esclusiva su “La Gazzetta dello Sport”, affrontando diversi tempi.
Sono tante le vittorie speciali di José Mourinho in carriera: dalla Champions con il Porto a quella con l’Inter, passando per la Conference a Roma appunto. Se gli si chiede però quale sia la sua “preferita”, risponde: “Per me è impossibile scegliere. Ogni vittoria è speciale e ogni trofeo unico a suo modo”.
Con la Roma ha già vinto un trofeo, ma i tifosi sperano e se ne aspettano altri. Mou, però, rimane cauto e si sente di fare una sola promessa: “Darò tutto me stesso. La mia voglia di vincere non andrà mai via”.
Zanetti all’Inter da calciatore e adesso da dirigente, così come Maldini al Milan. Entrambi sono ciò che Totti è stato a Roma da giocatore e che potrebbe essere anche da dirigente: “Non esiste questo problema. Francesco è sempre stato e sempre sarà un simbolo della Roma qualsiasi cosa succeda e indipendentemente da quello che deciderà di fare nella sua vita”.
Di bandiere, Mourinho ne ha conosciute tante in carriera, sia al Porto con Ricardo Carvalho e Ferreira, sia al Chelsea con Terry e Lampard per dirne due, oltre al già citato Zanetti. Quando però si fa riferimento a Matic, calciatore da lui voluto anche alla Roma, Mou frena subito: “Non ho giocatori che vorrei sempre con me. Io sono affezionati a tutti quelli che ho avuto ai miei ordini, non soltanto ad alcuni”.
Milano e Roma. Sono i due centri più grandi e più importanti italiani, ma sono anche le due città in Italia in cui Mourinho ha vissuto le uniche esperienze da allenatore: “Queste città sono i due centri nevralgici dell’Italia. Milano è il motore dell’economia del Paese, mentre Roma è il centro del potere politico e, si può dire, il museo all’aria aperta della storia italiana. Mi ritengo fortunato ad avere avuto la possibilità di vivere in entrambe le città”.
Due città in cui esiste una forte rivalità tra due club: Roma e Lazio, Milan e Inter: “Ho vissuto in altre città in cui esisteva una forte rivalità fra due o anche più club. Sono abituato, non ci faccio caso”, ha concluso José Mourinho.
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