“Il valore dei medici e degli specialisti lo hanno salvato e credo che anche Dio stesse guardando il calcio“. Parola di José Mourinho. L’allenatore portoghese, che si prepara a guidare la Roma, si è unito ai tanti messaggi di sostegno del mondo dello sport e non solo, raccontando le proprie emozioni e il sollievo per le condizioni di Christian Eriksen dopo il malore accusato.
“Ho pianto e pregato e il calcio si è unito, mostrando dei buoni valori come amore e solidarietà” – ha raccontato l’allenatore portoghese a Talksport – “Penso che sia un giorno per festeggiare, non per essere tristi. Per fortuna il calcio è andato in una direzione con più organizzazione, protocolli, livello dei medici e degli specialisti“.
Durante i terribili momenti di Danimarca-Finlandia, in cui il centrocampista dell’Inter veniva soccorso dopo aver accusato un malore, Mourinho si è unito al sentimento comune di tutti gli spettatori che stavano assistendo: “Ieri ho pregato, ieri ho pianto, come credo l’abbiano fatto in milioni nel mondo. Credo l’abbiano fatto in tanti, perché il calcio può unire le persone. Ieri, anche per le ragioni sbagliate, il calcio ha unito le persone. E alla fine possiamo festeggiare perché Christian è vivo“.
Il portoghese, allenatore di Eriksen al Tottenham per qualche mese, prima che il centrocampista si trasferisse all’Inter nel gennaio del 2020, ha poi raccontato: “Certo, non ho parlato con lui, ma ho parlato con Pierre-Emile Hojbjerg questa mattina e Pierre è molto positivo su Christian. Le notizie sono buone, quindi penso che sia un momento per festeggiare“.
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