José Mourinho ha parlato ai microfoni di Canale 5 al termine del match degli ottavi di Coppa Italia contro il Lecce, terminato 3-1 a favore dei giallorossi della Capitale.
Il successo solleva l’allenatore portoghese, che si dimostra davvero soddisfatto per la prestazione dei suoi, che si iscrivono tra le prime otto della competizione.
José Mourinho esordisce la sua intervista, confermando quelli che sono i limiti della sua squadra, nonostante la vittoria ottenuta. La squadra manca ancora di padronanza tecnica:
“Purtroppo è vero. Lo dico sempre, la nostra rosa ha i suoi limiti e li conosciamo. Abbiamo fatto una partita povera tecnicamente e questo succede spesso con noi. Maitland-Niles e Sérgio Oliveira hanno dato più qualità e miglioramento alla manovra. Ma il nostro progetto tecnico deve crescere gradualmente“.
A proposito del progetto Roma che ha sposato, va detto che il premabolo precedente non preclude il suo futuro nella sponda giallorossa della Capitale:
“Dal punto di vista emozionale, della passione, dell’empatia, da uno a dieci, io dico di essere felice undici di essere l’allenatore della Roma. Non potevo essere più felice di stare qui. Dal punto di vista calcistico finire tra il quarto e l’ottavo posto non è quello che voglio, però l’anno prossimo andrà meglio. Tuttavia ho dato la mia parola per i prossimi tre anni, perchè questo è il mio progetto“.
L’allenatore portoghese adesso può concentrarsi sulla sfida contro l’Inter. Quell’Inter che tanto ha amato e che adesso rappresenta un ostacolo verso il raggiungimento della decima della Coppa Italia della storia romanista: “Manca tanto ancora. Abbiamo qualche partita e la sosta. L’Inter è la rosa più forte di campionato e Coppa Italia e ovviamente è toccata a noi. Andremo lì, a San Siro, e cercheremo di fare la sorpresa. Vedremo se sarà possibile”.
Esaurita l’analisi sull’Inter attuale, parla dell’accoglienza che lo attenderà al Giuseppe Meazza: “Mi devo preparare emozionalmente. Non devo avere emozioni e devo fare una partita come un’altra. Sono tornato a San Siro per giocare il Milan e mi hanno riempitodi insulti. Ma gli interisti non lo faranno.”
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