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I “most improved”: le sorprese del 2024 nel calcio

Una crescita costante: i giocatori che sono migliorati di più nei top 5 campionati europei

Una stagione per ingranare, l’altra per spiccare il volo. C’è anche chi, dopo anni di delusioni, ha trovato la forma migliore. Questione di tempismo e occasioni da cogliere senza pensarci. Dalla Serie A alla Ligue 1, passando per Bundesliga, Premier League e Liga: ecco i nostri “most improved” del 2024.

Chi l’avrebbe mai detto? Cresciuto calcisticamente come esterno offensivo in Germania (al Borussia Mönchengladbach), Marcus Thuram sta dominando il campionato italiano con l’Inter da prima punta. Protagonista del 20esimo scudetto nel suo primo anno in nerazzurro con 13 gol e altrettanti assist, dopo soli 4 mesi del nuovo anno il francese è già a 12 gol e 6 assist. Lautaro in difficoltà? Nessun problema, ci pensa Tikus: leader e punto di riferimento offensivo.

Dalla Milano nerazzurra a Firenze, “most improved” per eccellenza. Cambia maglia e torna a segnare: con la Juventus era rimasto a secco lo scorso anno, ora Moise Kean ha già raggiunto la doppia cifra dopo 15 presenze con la Fiorentina (10 gol e 1 assist). In 4 mesi è cambiato il suo orizzonte: torna titolare, fa uscire un album rap e conquista la Fiesole tra un balletto con i compagni e una rete dentro l’area. Kean in campo, KMB (il suo nome d’arte) fuori. Con personalità.

Se ne potrebbero scegliere davvero tanti dell’Atalanta, ma Charles De Ketelaere è certamente il giocatore che più di tutti è cresciuto esponenzialmente in questo 2024. Sembrava aver perso i suoi superpoteri in maglia rossonera, poi è arrivato Gasperini. L’ennesima cura andata a buon fine. 10 gol e 9 assist tra campionato e coppa. Oggi, il calciatore belga è imprescindibile per la Dea. Per numeri, giocate e intelligenza tattica.

Ritrovarsi, le buone “vecchie” abitudini di Kulusevski e Raphinha

Non era diventato scarso tutto ad un tratto, semplicemente aveva necessità di tornare al suo ruolo originario. Postecoglou l’ha intuito e Dejan Kulusevski si sta riprendendo “tutto quello che è suo”. Vedere lo svedese mezzala è come mettere una caramella Mentos nella Coca-Cola: in una parola, scoppiettante. Primo per passaggi chiave e cross, meglio di chiunque altro in Premier League. In questa stagione, con il Tottenham sono 7 gol e 7 assist. E un 2024 in crescendo.

Uno dei tanti segreti del nuovo Barcellona di Hans-Dieter Flick porta la maglia numero 11, è brasiliano e ha una capigliatura che tanto ricorda Allen Iverson. Ah, quasi dimenticavamo: esulta e segna – per costanza – come Lewandowski, suo compagno di squadra. Raphinha è il motore dei blaugrana. Dopo un’annata discontinua e sotto le aspettative (tra brutte prestazioni e panchine), sono 27 le reti a cui, fino ad ora, il tuttocampista ha preso parte (17 gol e 10 assist). Abbiamo visto prime parti di stagioni peggiori.

Marmoush e Barcola, non chiamateli “seconde opzioni”

Se l’Eintracht Francoforte occupa la terza posizione della Bundesliga, il merito principale è di un egiziano dai capelli ricci. No, non stiamo parlando del clone di Momo Salah ma di Omar Marmoush: la scorsa stagione, aveva chiuso l’annata con 17 gol. Ora, dopo 4 mesi sono già 18 e ben 12 assist.

Uomo copertina del “nuovo” Psg. Ha aspettato saggiamente il suo momento: la scorsa stagione è cresciuto alle spalle di Mbappé. Poi, una volta lasciato Parigi direzione Madrid, Bradley Barcola si sta prendendo la scena con 10 reti e 2 assist. Tanto potenziale messo in mostra, molto ancora da esprimere. Il tempo, però, è tutto dalla sua parte: 22 anni e una pressione che accoglie come una sfida. Per continuare a migliorarsi.

Lorenzo Bloise

Classe 2001, nato nel comasco, oggi pendolare a Milano. Amante dello sport in tutte le sue sfaccettature: giocatore di provincia di basket, con il calcio mi sono limitato alla PlayStation. Cresciuto tra un doppio passo di Cristiano Ronaldo e un fadeaway di Dirk Nowitzki. Davanti alla televisione, allo stadio o al palazzetto con la stessa curiosità di un bambino. Highlights, repliche, interviste e dirette notturne: ogni scusa è buona per non perdermi nulla. La letteratura mi ha aiutato a riscoprire la bellezza e l'efficacia delle parole: le stesse che mi permettono di raccontare ciò che gli altri si limitano a guardare. Storie, anedotti e culture che si intrecciano tra di loro: per me lo sport è questo e tanto altro.

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