Galatasaray, Alvaro Morata (imago)
L’intervista di Alvaro Morata, adesso attaccante del Galatasaray in Turchia dopo l’esperienza con il Milan
La scelta del Milan in estate, il rapporto con José Mourinho, la decisione di lasciare in fretta l’Italia per sposare il progetto del Galatasaray e molto altro. Alvaro Morata si è raccontato in un’intervista a El Larguero.
“Agli Europei, avevo la testa piena di quei pensieri, è arrivata l’opportunità con il Milan e l’allenatore (Fonseca, ndr) mi chiamava ogni giorno. Avevo bisogno di sentirmi amato e valorizzato, anche se guardando indietro, non ho capito che anche il Cholo (Simeone, ndr) mi apprezzava e mi voleva. Mio padre e il mio agente mi dicevano che stavo sbagliando“. Ha esordito così l’attaccante spagnolo 32enne.
Dopo la stagione 2023/2024 con l’Atletico Madrid e l’Europeo, infatti, l’ex Juve ha deciso di sposare il progetto rossonero. A Milano, per lui, un totale di 25 partite, 6 gol e 2 assist prima della decisione di cambiare aria durante la sessione invernale di calciomercato.
Quindi la scelta del Galatasaray per sperimentare un calcio diverso dopo aver vissuto l’Italia, la Spagna e l’Inghilterra sempre in top club che miravano alla vittoria.
6 presenze, 3 gol e un assist dal momento del suo arrivo in Turchia. “La rivalità tra Galatasaray e Fenerbahce è molto più accesa e grande rispetto a quelle tra Real Madrid-Atletico Madrid e Real Madrid-Barcellona. Non ho mai visto nulla di simile. Per dirigere il derby è arrivato un arbitro straniero, nello stadio c’erano più di 30.000 poliziotti. Era incredibile“.
Proprio in Turchia, dunque, Morata ha trovato un ambiente piacevole, in cui pensare di rimanere anche al termine del prestito valido fino a fine stagione. “Mi piacerebbe restare a lungo al Galatasaray, ma devono anche volere che io rimanga. Qui sono molto felice, mi trattano molto bene e con affetto. Al momento ho un contratto fino al prossimo gennaio. Mi sono adattato bene, ma ho anche un contratto con il Milan“.
In SuperLig, in questo momento, c’è anche lo Special One alla guida proprio del Fenerbahce. “Ho un grande rispetto e affetto per José Mourinho perché è stato lui a darmi per la prima volta l’opportunità di giocare, ma forse dovremo aspettare di lasciare la Turchia per parlare“.
La mente, infatti, è tutta rivolta al campo, con un obiettivo ben chiaro in mente anche in vista della prossima stagione e per la gioia dei prossimi innumerevoli tifosi: “Al momento, abbiamo la possibilità di vincere il nostro 25° campionato con il Galatasaray, questo significa aggiungere una stella sulla maglia. E per loro questa è la cosa più importante“.
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