Categories: News Calcio

Monza, Nesta: “Ovviamente mi sento in discussione, pago le mie colpe”

Ancora uno stop per il Monza, contro l’Udinese, e adesso sono 8 le partite consecutive senza vittoria. I brianzoli hanno perso 1-2 nello scontro diretto per la salvezza giocato all’U-Power Stadium, restando così impantanati al penultimo posto in classifica. Al termine del match, Alessandro Nesta ha parlato in conferenza stampa.

Monza, la conferenza stampa di Nesta

Prima di tutto, l’ex difensore ha commentato la prestazione: “Partita difficile da commentare, abbiamo fatto 30 tiri e loro pochi levando gli ultimi minuti. Abbiamo creato tanto, mettendoli sotto pressione. Dobbiamo cercare di andare in vantaggio ogni tanto, così le partite cambiano. Invece siamo sempre sotto, sempre a rincorrere. Abbiamo fatto un’ottima partita con momenti arrembanti, una traversa e una gran parata. Peccato, i giocatori ce l’hanno messa tutta e meriterebbero molto di più“.

Sui fischi a Maldini, Nesta ha detto: “È un giocatore che si prende tanta responsabilità, non fa niente di normale. Ogni tanto gli chiediamo di giocare semplice, ma lui si prende queste responsabilità”.

Non poteva mancare un passaggio sul proprio futuro: “Sicuramente mi sento in discussione, ma più per la classifica che per questa partita. Lavoro, faccio il mio, conosco la realtà: se un giorno mi dicono di andare via, carico la macchina e vado. Cosa devo fare? Pago le mie colpe. Domani se nessuno mi dice niente vado al campo, preparo Lecce con energia e soprattutto ricarico la squadra: oggi è stata una batosta. Se dovessi andare via, saluterei il dottor Galliani con un abbraccio, l’ultimo giorno come il primo che ci siamo visti. Ma io vendo cara la pelle”.

Per concludere, l’allenatore dei brianzoli ha dichiarato: “Credo che in alcune situazioni possiamo essere più equilibrati, abbiamo perso tanti palloni, paghiamo tutto troppo caro. Analizzeremo queste situazioni per cercare un equilibrio migliore. Abbiamo perso ma con coraggio, lo apprezzo. Speravo sicuramente in una situazione migliore, ma ho visto la squadra che cresceva e diventava solida”. 

Andrea Monforte

Classe 2000, monzese (d’adozione), studio Lettere a Milano. Un’indomita ed ereditaria passione per lo sport (calcio, ovviamente, ma anche ciclismo), declinata in “narrazione” tecnica e sentimentale: la critica della complessità come antidoto alla semplificazione. La vaghezza del ricordo personale ha reso l’azzurro del cielo di Berlino 2006 un’indelebile traccia mitologica. Sono nato lo stesso giorno di Ryan Giggs e di Manuel Lazzari, ma resto umile.

Recent Posts

Douglas Luiz sulla Juventus: “Un anno difficile, ora sto bene”

Le parole di Douglas Luiz, ex centrocampista della Juventus e ora al Nottingham Forest, al…

41 minuti ago

Le 5 storie di calciomercato del 2025 che ricorderemo

Milan, Jashari (IMAGO) Le storie di calciomercato che hanno segnato il 2025: tra battaglie a…

2 ore ago

Dall’Arsenal al Nizza: le squadre top e flop del 2025

Il 2025 è agli sgoccioli: andiamo alla scoperta delle squadre top e flop dei maggiori…

4 ore ago

Quando da Babbo Natale e gli elfi nasce una squadra di calcio: è l’FC Santa Claus

La storia della squadra che porta il nome di Babbo Natale e che gioca nella…

4 ore ago

I regali che attendono gli allenatori sul mercato 2026

Desideri e obiettivi nella letterina di Natale per rinforzare le rose: gli allenatori aspettano con…

5 ore ago

Nel mondo di Grifo: “A 32 anni segno come un ragazzino. Tra Lazio, Viola e Samp ho sfiorato la Serie A”

Vincenzo Grifo si racconta a GianlucaDiMarzio.com: la sua stagione fantastica, i record con il Friburgo…

7 ore ago