Da dove comincerà l’era Chivu? Alla scoperta del Monterrey, primo avversario dell’Inter al Mondiale per Club

Il Monterrey sarà la prima avversaria dell’Inter al Mondiale per Club
L’era Chivu partirà dal Monterrey. Dopo l’addio di Simone Inzaghi, Lautaro e compagni esordiranno nel Mondiale per Club contro Los Rayados, reduci da una stagione tra alti e bassi, conclusa con l’eliminazione per mano del Toluca ai quarti di finale di Liga MX.
Cominciamo subito con un punto di somiglianza tra nerazzurri e biancoblù. Entrambe le squadre arriveranno all’appuntamento del Rose Bowl di Los Angeles reduci da un cambio in panchina. I messicani hanno infatti deciso di esonerare Martín Demichelis, affidandosi a Domènec Torrent. Per lo storico ex vice di Pep Guardiola, dai tempi del Barcellona fino ai primi anni di Manchester City, contro l’Inter sarà il giorno dell’esordio sulla panchina del Monterrey.
L’allenatore spagnolo troverà tante vecchie conoscenze del calcio europeo. A partire da Sergio Ramos, che a febbraio ha scelto Los Rayados e indossa la maglia numero 93 per rievocare il suo storico gol nella finale di Champions League contro l’Atletico Madrid a Lisbona. Ma ci sono anche Lucas Ocampos e Jesús Corona. Il primo, passato anche dall’Italia con le maglie di Genoa e Milan, è reduce da una stagione condizionata anche da un infortunio muscolare che lo ha tenuto fuori per circa due mesi. Il messicano, tornato in maglia Monterrey dopo 10 anni, è stato invece grande protagonista dell’annata biancoblù, con ben 9 assist nelle 36 presenze totali.
Il capocannoniere della squadra è però un altro ex Real Madrid. Stiamo parlando di Sergio Canales, cresciuto nel settore giovanile delle Merengues prima delle 384 presenze in Liga, grazie anche alle esperienze con Valencia, Real Sociedad e Real Betis. Poi la decisione di provare un’avventura diversa nel luglio 2023, lontana dall’Europa e con la maglia numero 10 del Monterrey. Il classe ’91 è reduce da una buona stagione, con 18 gol e 12 assist in 42 presenze. Non un brutto modo di presentarsi al Mondiale per Club.
Dalla classe di Óliver Torres agli ex Serie A
A illuminare il centrocampo del Monterrey ci pensa Óliver Torres. Il centrocampista spagnolo è volato in Messico dopo l’avventura al Siviglia, così come fatto da Ocampos e Corona. In stagione ha realizzato 6 gol e 4 assist, ma l’avventura negli USA è un appuntamento che il classe ’94 aspetta sin dal suo arrivo a Los Rayados. Pochi giorni dopo il trasferimento, infatti, commentò: “Uno dei motivi principali che mi ha portato a unirmi a questa squadra è la voglia di giocare il Mondiale per Club. È un evento speciale per qualsiasi giocatore e credo che lo vediamo tutti da questa prospettiva. Il calcio e la vita sono la ricerca di nuove emozioni e nuove sfide, ecco perchè mi trasferisco in Messico. Affrontare nuove squadre, giocare in stadi diversi, vedere tifosi diversi… e il Mondiale per Club è unico, bello e speciale. Dovremmo sentirci privilegiati a giocare in questa competizione“.
Spazio anche per qualche ex Serie A. Il capitano dei biancoblù è Héctor Moreno, con un breve passato alla Roma nella stagione 2017/18. In rosa anche Carlos Salcedo, ex difensore della Fiorentina, ma il classe ’93 è ai box da gennaio a causa della rottura del legamento crociato.
Il Monterrey vuole tornare a sognare
Gli ultimi anni del Monterrey sono stati ricchi di alti e bassi. Dopo i cinque trionfi nella Concacaf Champions League nel giro di 10 anni tra il 2011 e il 2021, i biancoblù sono a secco di trofei da quattro anni. Los Rayados hanno scritto la storia nel 2020, centrando uno storico triplete anche grazie ai successi in campionato e coppa, diventando così la seconda squadra messicana nella storia a riuscirci, dopo il Cruz Azul nella stagione 1969-70.
Il Mondiale per Club può essere l’occasione giusta per tornare a sognare. Contro l’Inter, nella notte del 18 giugno, i biancoblù vogliono provare a scrivere una storia diversa. Ed è lecito aspettarsi un gran numero di tifosi messicani tra i 90.000 che accoglieranno Lautaro e compagni al primo impegno dopo la sconfitta in finale di Champions League. La nuova era in casa Inter partirà da una sfida a una squadra ricca di tanti giocatori con un passato in Europa.