Una promozione conquistata 29 giorni dopo averla vista sfumare alla fine del campionato regolamentare. Il Frosinone adesso ce l’ha fatta e celebra insieme ai suoi tifosi la Serie A ritrovata.
Una festa iniziata allo Stirpe e che continua in città. Al termine della partita, ecco tutta la soddisfazione dei protagonisti di questa squadra che hanno commentato così questa conquista:
“Momenti indescrivibili e indelebili. E’ bellissimo, una soddisfazione senza eguali. Abbiamo lottato fino alla fine e abbiamo vinto. Il gol di Floriano? Una botta troppo forte.
Non è facile rialzarsi e lottare dopo quello che è successo all’ultimo minuto. Abbiamo dimostrato di essere una squadra con gli attributi, oggi è il coronamento di un sogno.
La mia carriera è un continuo lottare ma con il calore di questa gente e con l’affetto che questa società ha per me si supera qualsiasi cosa.
Dedica? Per una volta a me stesso. penso sia stata abbastanza sofferta e combattuta. Rientro? Lunedì mi opero ma sarà un’operazione tranquilla in confronto alla altre. Una ventina di giorni e sono operativo”.
“Certo, sarebbe stato meglio se fosse arrivata prima ce la siamo meritata, al di là del tutto. Siamo stati un po’ più bravi del Palermo”.
Ci siamo ricompattati da uomini non ci siamo disuniti, abbiamo capito che avevamo un’altra possibilità. Il Cittadella era l’avversario più difficile da poter prendere all’inizio, ma abbiamo fatto due grandi partite. Poi all’andata con il Palermo abbiamo perso solo per un autorete, al ritorno sapevamo di dover vincere e lo abbiamo fatto.
Così è più sofferta ma più bella. Cosa rimane? La gioia finale, quello per cui siamo partiti, ovvero vincere il campionato. Fra mille difficoltà, alla fine, abbiamo raggiunto l’obiettivo”.
“Questa promozione vale tanto, perché è stata dura ripartire dopo quel 18 maggio, però l’andata a Palermo ci ha dato grande fiducia e siamo super contenti. Non ci siamo mai arresi, lo dovevamo alla città e alla società che ci hanno sempre messo nelle condizioni di lavorare bene. Non meritavano coloro che sono qui da tanto tempo di finire la stagione così, abbiamo lasciato il segno e siamo contenti. Lo abbiamo fatto senza mio fratello? ma è stato bello lo stesso. Se ci ritroveremo insieme in A? Intanto festeggiamo tanto e poi forse sarà così”
“Ho sofferto tanto per l’infortunio, ma sono sempre stato con i miei compagni, mi piace l’aria di spogliatoio e sono sempre stato con loro. Ero sicuro della forza del gruppo e dopo la sconfitta col Foggia siamo ripartiti. Chi è stato il più importante? Io non avendo giocato sono stato l’unico ad andare in sala stampa dopo la beffa all’ultima giornata. Doveva passare la nottata, perché a caldo si potrebbero dire parole che distruggono. Già il giorno dopo però c’era la convinzione di potercela fare. A differenza dell’anno scorso con il Carpi, dove non abbiamo avuto modo di riprovarci
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