Interviste e Storie

Favola Tonoli, il difensore goleador che sogna la Serie A col Modena

Il Modena vince nel segno di Tonoli e si conferma regina della Serie B a quota 21 punti: +5 sul Palermo, che oggi sfiderà il Catanzaro.

L’urlo di Sottil a fine partita è quello di un’intera città che sogna la Serie A dopo 8 giornate di campionato. Il Modena fa sul serio, nel segno del suo goleador atipico. Di ruolo fa il difensore, ma l’istinto è da attaccante puro. Daniel Tonoli ha segnato infatti di testa completando la rimonta contro l’Empoli e portando i gialloblù sempre più in vetta alla classifica di Serie B.

Maschera al volto. Una protezione da “supereroe”, che oggi vale il primato in Serie B. Un colpo di testa da centravanti vero, a spostare l’avversario e punire l’incolpevole Fulignati.

Una novità assoluta per chi non conosce il 23enne nato a Clusone (Bergamo). Non una sorpresa per chi, invece, conosce la sua scalata a suon di gol, sacrifici e gavetta. Vizio del gol che aveva già mostrato nella scorsa stagione, in Serie C, quando fu capace di segnare una doppietta. Giocava nella Pergolettese, di fronte c’era la Virtus Verona: “Penserò per sempre a questa partita con il sorriso”, aveva raccontato il difensore ai microfoni de La Casa di C. 

Chissà se ci ha pensato anche oggi, quando la sua frustata sotto la curva Sud ha fatto esplodere il popolo modenese. E chissà se ha ripensato più volte al suo percorso: dalla D ai due gol in B con la maglia del Modena che sogna in grande la Serie A. Difficile immaginare di meglio in pochi mesi.

Prima dei sogni: la Serie D e la parentesi nerazzurra

Nove gol in Serie C nella passata stagione. Con la maglia della Pergolettese Tonoli si è presentato al panorama calcistico italiano tra i pro. Cento presenze con un solo club che ha cucito sulla pelle e due salvezze che hanno riempito il suo cuore. Eppure, prima di esplodere, Tonoli era un 18enne sbarbato con un solo obiettivo: giocare a calcio senza pressioni. Lo ha fatto alla Virtus Bergamo, in Serie D. Circondato dalle persone giuste, al momento giusto. Come Giacomo Curioni, l’uomo che nella stagione 2019-2020 gli cambiò ruolo: “Da esterno alto a terzino, ho iniziato a far bene in Serie D“.

Bene, molto bene. Abbastanza da attirare i riflettori nerazzurri dell’Inter. Gennaio 2020, qualche mese prima della pandemia. Squilla il telefono, sono i nerazzurri. Tutto vero. Una gioia immensa, anche se forse nel momento sbagliato. Solo qualche mese, prima che tutto si fermasse causa Covid, sogni compresi. “Qualche partitella, ho conosciuto Fabbian, Gnonto e Casadei, è stato un privilegio allenarsi in prima squadra”, disse. Come dargli torto; un’avventura breve ma intensa prima di tornare alla Virtus Bergamo. Anche se, questa volta, per un solo anno prima del salto in Serie C.

Andrea Sottil, allenatore Modena (Imago)

Dal gialloblù al gialloblù: Tonoli sogna la Serie A

Pazienza. La parola chiave, un’idea incisa nella morale di Daniel. Oggi, come 3 anni fa, quando arrivò la chiamata della Pergolettese. Dopo un anno senza troppe luci, Tonoli inizia a brillare segnando 3 gol nella stagione 2023-2024 e ben 9 un anno dopo. Nel mezzo l’incontro con Lautaro in un’amichevole pre-campionato: “Marcarlo è stato veramente difficile, lo perdevi un attimo e ti aveva già punito”, rivelò a La Casa di C. Piccolo dettaglio indimenticabile di un’ascesa costante, di una trasformazione ancora in atto.

Tonoli, che porta quel 77 non a caso. Due volte “7”, il numero del suo idolo: Cristiano Ronaldo. Forse qualcosa di più: un’ispirazione. Grazie al portoghese, infatti, Tonoli si è avvicinato al calcio. Tra Serie D e C, con una breve ma indimenticabile parentesi all’Inter. L’ultimo capitolo, ancora in giallobù, si chiama Modena. Dove Tonoli fa l’uomo mascherato e incanta a suon di reti (già 2 in campionato). Sognando, eccome, la Serie A.

 

Manuele Nasca

Nato a Palermo nel 1999. Il calcio da sempre, nel salotto di mio zio tutte le domeniche (la squadra non ve la dico). Se ve lo state chiedendo, sí volevo fare il calciatore (ero bravino) ma dovevo studiare. Così oggi mi diverto con la tastiera con un solo obiettivo: emozionare ed emozionarvi (“l’articolo è per il giornalista come un quadro per il suo pittore”, mia)

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