Tonoli, Nieling, Sersanti, Massolin. Tutti nati nel 2002, tutti arrivati in estate. Anche grazie a loro il Modena continua a sognare
Tra fine anni ’90 e inizio anni 2000 a Manchester parlavano della “class of ’92”, quel gruppo di giocatori che trascinava lo United nei migliori anni di Alex Ferguson in panchina.
Beckham, Butt, Giggs, Scholes e i fratelli Neville vennero così ribattezzati dopo aver vinto insieme la FA Youth Cup nel 1992, prima di vincere praticamente tutto, di nuovo insieme, in prima squadra con i Red Devils.
Nessun paragone folle, sia chiaro. Ma a Modena in questa stagione sta nascendo un’altra nidiata di giocatori che fa sognare i tifosi. La squadra di Sottil, in attesa della partita del Monza, è ancora capolista in Serie B dopo una grande rimonta sul campo del Frosinone e molto lo deve anche a loro.
Caratteristiche in comune? Sono tutti nati nel 2002 e sono arrivati tutti a Modena in estate. Scommesse che sembrano già vinte dal direttore sportivo Andrea Catellani e che stanno sorprendendo in questo campionato. L’ultimo a iscriversi a questa lista è stato Yanis Massolin, con quello che non è certamente il primo gol pesante segnato da questi giocatori.
Era lecito aspettarsi un grande Modena dopo il mercato fatto in estate, che ha visto arrivare giocatori del calibro di Zampano e Zanimacchia, giusto per dirne due. In pochi però si aspettavano così tanto da quattro giocatori che stanno acquisendo sempre più importanza nella squadra di Sottil. Hanno tutti solo 23 anni, ma stanno dimostrando di essere già pronti per fare grandi cose. L’ultimo a mettersi in mostra è stato Yanis Massolin, autore di un bellissimo gol a Frosinone, che è valso la rimonta da 2-0 a 2-2 all’89’. Il trequartista francese è stato pescato dalla seconda divisione belga, dove giocava col Francs Borains. Dopo aver avuto poco spazio a inizio stagione, con questo gol punta a diventare centrale nel Modena in cui, già da un po’, tre suoi coetanei sono delle certezze.
Due di questi sono presenze praticamente fisse nel reparto difensivo. Uno è Bryant Nieling, altra intuizione di Catellani, arrivato dall’Olanda, dove giocava per il Cambuur. Da molto più vicino è arrivato invece Daniel Tonoli che, dopo un passato nella Primavera dell’Inter, nelle ultime tre stagioni è cresciuto lontano dai rilettori tra Serie D e Serie C. L’ultimo di questi quattro è un giocatore che si era già fatto conoscere in B con Lecco e Reggiana: Alessandro Sersanti. In estate ha lasciato nuovamente la Juventus, ancora proprietaria del suo cartellino, scegliendo Modena, dove è arrivato in prestito con obbligo condizionato. Tutti potranno dare tanto alla squadra e al club con una prospettiva a lungo termine, ma non sembrano avere intenzione di aspettare. C’è già tanto di loro in un avvio di stagione di altissimo livello.
A testimonianza dell’ottimo rendimento di questi giocatori, ci sono prestazioni da assoluti protagonisti, anche andando al gol in prima persona. Tra questi non ci sono attaccanti, eppure tutti hanno già trovato reti anche molto pesanti. Una settimana prima di Massolin era toccato a Nieling, con un gol da fuori nel 3-0 alla Juve Stabia, più da numero 10 che da difensore. Ruolo che non rappresenta un problema neanche per Tonoli, che in Serie C si era creato la fama di difensore goleador, con ben 9 gol nello scorso campionato con la maglia della Pergolettese. E in Serie B ne ha già fatti 2 in 12 partite, nelle quali è sempre stato titolare. Uno di questi è valso tre punti, nella rimonta da 0-1 a 2-1 contro l’Empoli della nona giornata.
Rimonte che sono quasi una specialità del Modena e una di queste è stata firmata anche da Sersanti. Il centrocampista ha segnato il gol vittoria nel 2-1 al Pescara, in cui erano stati proprio gli ospiti a passare in vantaggio nel primo tempo. Un contributo, quello di questi quattro giocatori, che si può quindi vedere ma anche pesare. Arrivati a Modena in punta di piedi, ora sono protagonisti e si candidano per continuare a esserlo per tutta la stagione. Su alcuni di loro ci sono già gli occhi di alcune squadre all’estero, ma il Modena se li gode. La “class of ’02” può essere presente e futuro di questa squadra.
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