Un gol per cambiare una partita, forse anche una stagione. Il Modena esce vincente dal Ceravolo, supera il Catanzaro e lo fa a due minuti dalla fine grazie a una rete in contropiede di Kleis Bozhanaj. Classe 2001, ma esperienza da vendere. Segni particolari? Decisivo. L’albanese regala una vittoria importantissima alla squadra di Paolo Bianco: la terza consecutiva. Un successo che mancava per gli emiliani dal 1969: quando gli emiliani si imposero sui giallorossi sul neutro di Reggio Calabria. Oggi, 54 anni dopo, un nuovo sussulto. Questa volta per superare proprio il Catanzaro in classifica, volare a quota 22 al terzo posto in classifica.
Non deve essere per niente facile lasciare la propria nazione a 16 anni. Non lo sarà stato per Kleis Bozhanaj. Sicuramente confortato e spinto dal realizzare il proprio sogno. La prima tappa del viaggio è Empoli, partendo da Tirana. Lo stesso viaggio fatto qualche anno prima da un alto ragazzino: Kristjan Asllani. Connazionali e con in mano le chiavi del centrocampo dell’Empoli. Gli stessi che dopo qualche stagione assieme alzeranno al cielo il Tricolore nel campionato Primavera. Un gruppo importante, venuto fuori da uno dei migliori settori giovanili in Italia. Lo stesso che nel corso degli anni ha formato i vari Marchisio, Baldanzi o Paredes.
Ma per Bozhanaj la strada per arrivare tra i grandi non è così facile: c’è un nuovo viaggio da percorrere. Altra strada da fare. La sua nuova casa sarà il Portogallo, per un prestito al Casa Pia. Nuovo paese e nuovo inizio per l’albanese. Solo 3 presenze però per lui, con la squadra che tornerà in Primeira Liga dopo 83 anni. Il club fa la storia, ma per Kleis è ancora una volta tempo di ripartire. Altro giro, altra corsa: ancora Toscana, fermata Carrara. Gol all’esordio e 15 presenze stagionali. Tanto basta per suscitare l’interesse del Modena che lo porta in Serie B in estate. Una strada lunga, a tratti lunghissima.
Che nella giornata di sabato 4 novembre scrive un altro capitolo. È il minuto 94’, il Catanzaro spinge, Ambrosino si gira e dai 20 metri fa tremare la traversa di Seculin. La palla torna in campo, contropiede Modena: nel giro di 10 secondi cambia tutto e ora dai 20 metri, quelli opposti, c’è Kleis, quel ragazzino partito da Tirana. Un destro a incrociare per far impazzire la panchina e i 150 modenesi al Ceravolo. Un destro per disegnare e sognare un pomeriggio di gloria: aspettando un altro viaggio. Intanto il presente si chiama Modena: un gol per tornare a respirare e magari cambiare per davvero le sorti di una stagione.
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