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Un gol per il presente e per il futuro: Milik segna per il riscatto

Una gol su punizione allo scadere (la quarta realizzata su dodici calciate) che lancia un messaggio forte e chiaro alla Juventus: Arek Milik vuole il riscatto a fine stagione. 

Doveva essere la Juventus di Dusan Vlahovic, lo è, per il momento, di Arek Milik. Il polacco non sta facendo rimpiangere l’attaccante serbo – (Clicca QUI le ultime sulle sue condizioni) ancora alle prese con la pubalgia ed è diventato imprescindibile per Max Allegri

 

Milik si è preso la Juventus

Era arrivato quasi in sordina con l’etichetta di vice-Vlahovic, è diventato un punto fisso: Arek Milik si è preso la Juventus. La rete decisiva contro la Cremonese – la quinta in campionato – lancia la squadra bianconera che sogna, ora a meno sette dal Napoli. Solidità difensiva e crescita dei singoli per la squadra di Allegri, tra cui svetta il polacco ex Napoli con la Juventus nel destino.

 

“Sono stato vicino alla Juventus anche in passato, ma le cose sono andate in modo diverso. Due, tre anni fa si poteva fare. Sono contento di essere qui, ora voglio giocare, fare bene e fare tanti gol”, ha dichiarato al suo arrivo in bianconero dal Marsiglia.

Un flirt durato anni che sembra poter rimanere tale, poi la chiamata e ora la voglia di non lasciarsi più: il riscatto è un obiettivo da raggiungere e conquistare con gol e prestazioni.

 

Dai numeri alla Juventus al riscatto: le ultime

Dal gol allo Spezia a quello dello Zini contro la Cremonese: Arek Milik è salito a quota cinque in Serie A (più altre due reti in Uefa Champions League, entrambe contro il Benfica). In attesa di Dusan Vlahovic, è il polacco a caricarsi il peso dell’attacco bianconero sulle spalle.

Gol e prestazioni da riscatto: a fine stagione, la Juventus potrà acquistarlo a titolo definitivo dal Marsiglia. Sette milioni di euro (più massimo 2 di bonus) la cifra pattuita sei mesi fa, una (quasi) formalità per i bianconeri, che ora si godono le perle del polacco.

 

Pietro Agoglia

Ho lasciato il calcio giocato una domenica piovosa in un campo fangoso. Ma il richiamo era troppo forte: ho sostituito gli scarpini con la penna, una divisa con il computer e ora cerco di raccontarlo. Laureato, ma niente di serio. Quasi giornalista, la fumata bianca è vicina, ma mancano da definire i dettagli finali.

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