La Roma ha chiuso per Mile Svilar. Ma chi è il giovane portiere, ricordato dai più per quel doppio confronto con il Manchester United nel 2017?
Nato ad Anversa, in Belgio, nel 1999, Mile da subito inizia a giocare a calcio, entrando, a quattordici anni, nel settore giovanile per eccellenza del Paese: quello dell’Anderlecht. In viola Svilar si guadagna subito la chiamata delle selezioni giovanili del Belgio, con le quali farà tutta la scalata, dall’under 15 all’under 21, salvo poi, per la Nazionale maggiore, scegliere di rappresentare la Serbia, nazionale delle sue origini (con la quale esordirà nell’agosto 2021). Nel frattempo, le sue prestazioni nelle giovanili hanno conquistato gli occhi dall’altra parte d’Europa: nel 2017 il Benfica gli fa firmare un quinquiennale (che scadrà a giugno).
Pochi mesi più tardi, a ottobre, arriva l’esordio addirittura in Champions League, diventando, a 18 anni e 52 giorni il più giovane portiere a esordire in Champions League, strappando il record a un certo Iker Casillas. L’avversario chi è? Uno dei più nobili, il Manchester United, allenato proprio da José Mourinho.
Un doppio confronto, quello con il Manchester United, dalle tante luci, oscurate però da due, grandi, ombre. All’andata, al Da Luz, Svilar sembra aver abbassato la saracinesca, Lukaku, Martial, Rashford, Mata, Mkhitaryan: per un’ora non passa niente. Fino a quando, da una punizione apparentemente innocua calciata da Rashford, Svilar si trascina la palla dentro. 0-1 per il Manchester United. Le immagini di Lukaku che, a fine partita, consola il portiere affranto hanno fatto il giro del mondo.
Svilar non ci sta, ha voglia di riscatto. Poche settimane dopo, a Old Trafford, va in scena il ritorno. E il giovane portiere si supera: para addirittura un rigore, a Martial. Però il destino non ci sta, e quanto più lui fa bene, tanto più il fato deve essergli beffardo: alla fine del primo tempo, un tiro dalla lontananza di Matic colpisce il palo, salvo poi sbattere sulla schiena del portiere ed entrare in porta. Autogol. La sfortuna è evidente, e ciò non gli evita i complimenti a fine partita di José Mourinho, che ora potrebbe riabbracciarlo a Roma.
La Champions, che sembrava un grande trampolino di lancio, in realtà non è stato. Nelle ultime stagioni, oscurato dal greco Vlachodimos, Svilar non ha trovato tanto spazio tra i pali del Benfica, totalizzando slamente 6 partite in campionato (con quattro gol incassati). Per non rimanere in panchina, ha accettato di rimanere nel Benfica B, militante nella seconda serie portoghese, trovando continuità, scendendo in campo 47 volte. Ciò non gli ha evitato di mantenere vigili su di lui gli occhi dei grandi club, ancora di più adesso, con il suo contratto in scadenza.
A cura di Lorenzo Vero
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