C’era nel 2011 e c’ anche ora: Zlatan Ibrahimovic 11 anni dopo riporta il Milan sul tetto d’Italia. Uno scudetto arrivato dopo la vittoria contro il Sassuolo grazie alla doppietta di Giroud e la rete di Kessiè. Ai microfoni di Sky Sport è intervenuto proprio l’attaccante svedese. “Ultima volta che Milan ha vinto c’ero io e ora ci sono ancora io. Due anni e mezzo fa mi ero fatto una promessa di riportare il Milan dove deve essere e ci sono riuscito. Tanti non ci credevano. Questo lo dedico a Mino. Lui era tra quelli che mi voleva al Milan e mi diceva che ero l’unico che poteva riportarlo in alto“.
E sul futuro? “Gioco altri 10 anni e rubo più soldi [ride]. Devo stare bene e quando sto bene posso vedere qual è la situazione. Quando sono in campo faccio ancora la differenza, non vedo un altro Ibra. Questi giorni saprete la mia decisione. Ho paura di smettere ma almeno voglio smettere come voglio io”.
Fa ancora la differenza, ed infatti ha anche segnato nella partita al Mapei Stadium, ma poi è stato annullato. “Era bello se era gol ma era fuorigioco. Questa è la rivincita di tanti giocatori che non credevano in loro. Ho fatto credere anche a Pioli dello scudetto. Tra il 2011 e quella di oggi era totalmente differenti. Quell’anno erano 22 campioni che hanno vinto tutto. La squadra era favorita fin dall’inizio, invece quest’anno era un’altra situazione”.
In campo purtroppo non ha potuto aiutare come voleva, ma nello spogliatoio si è fatto sentire. “Ho provato a caricare tutti per stare concentrati. In questi momenti è facile perdere un po’ di concentrazione. Ho fatto un discorso alla Braveheart”.
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