Rigore prima assegnato al Milan e poi revocato dall’arbitro La Penna per un contatto nell’area dei campani fra il difensore della Salernitana Bradaric e Ismael Bennacer.
Succede tutto poco dopo il 70′: il centrocampista algerino cade in area e La Penna indica il dischetto. Immediate le proteste dei calciatori granata: Bennacer avrebbe accentuato la caduta. L’arbitro romano viene dunque richiamato al monitor dal VAR Banti, e revoca il rigore. Cosa è successo a San Siro? Come interpretare la decisione del direttore di gara? Ci spiega tutto Gianpaolo Calvarese.
L’arbitro La Penna, che sta arbitrando molto bene, con serenità e trasmettendo tranquillità ai calciatori, segue da vicino l’azione, e in quel frangente assegna il rigore perché pensa ci sia un tocco basso, uno sgambetto. In realtà, a ben guardare non si verifica nulla di tutto ciò: c’è solo il braccio di Bradaric che tiene a distanza Bennacer in maniera regolare: non è nemmeno un body check, è un modo di lottare per arrivare sul pallone per primo.
Peraltro, poco prima c’era stato un contatto molto simile, sempre nell’area della Salernitana, fra Coulibaly e Theo Hernandez, e La Penna aveva giustamente lasciato correre, perché si trattava di uno spalla a spalla, di un contatto non falloso.
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