Le dichiarazioni del centrocampista a La Gazzetta dello Sport
“Di solito riesco subito a integrarmi bene in contesti nuovi. Il lavoro non è del tutto completato, ma penso di essere a buon punto grazie alla società, alle persone che lavorano al Milan e allo spogliatoio che mi hanno dato una bella mano”. Parola di Samuele Ricci. Il nuovo centrocampista del Milan ha raccontato – a La Gazzetta dello Sport – le prime settimane di lavoro in maglia rossonera.
“Ho trovato uno staff molto bravo, un clima disteso e compagni concentrati sul disputare una stagione importante. Non potevo chiedere di meglio”. Poi c’è il rapporto con Allegri: “Abbiamo un bel feeling: siamo entrambi toscani e ci capiamo abbastanza bene… (ride, ndr). A noi centrocampisti chiede di dare solidità: tecnicamente dobbiamo cercare di subire meno passaggi interni possibili e di giocare il pallone velocemente e in avanti perché sappiamo la qualità e la rapidità dei nostri esterni. Se li mettiamo in condizioni di far male, anche usando il cambio di gioco, è tutto più semplice”.
E un commento sulle prime uscite stagionali: “La prestazione c’era stata anche con l’Arsenal, ma abbiamo avuto più difficoltà in fase di possesso perché non riuscivamo a sviluppare il gioco in verticale. A Hong Kong, invece, ci sono stati passi in avanti sotto questo punto di vista e abbiamo creato tante occasioni soprattutto in contropiede. Siamo stati concreti come ci chiede il mister”.
L’obiettivo comune? “Penso che tutti lo vogliano sentire di nuovo a San Siro (l’inno della Champions League ndr), non solo io. Per questo continuiamo a lavorare per riportare il Milan in alto. Oltre a essere la priorità, è quello che il Milan merita. Poi vedremo dove saremo negli ultimi mesi… Bisognerà andare avanti step by step e in allenamento ascoltare il mister. La strada è giusta, ma cerchiamo di non guardare troppo al futuro”.
Dal Torino al Milan: Ricci si mette in gioco in nuova realtà, ma non dimentica il passato. “Passare al Milan è stato bellissimo. Ringrazio il presidente Cairo, la società e tutto il mondo Torino che mi hanno subito accolto come un figlio e mi hanno dato la possibilità di arrivare qua. E poi naturalmente ringrazio il Milan per aver creduto in me”.
Il centrocampista sa di dover migliorare sotto un determinato aspetto in campo: “La mia caratteristica principale è giocare la palla. So bene però che questo ruolo richiede una fase di non possesso importante e che devi posizionarti bene con il corpo per aiutare la squadra. È un aspetto che sto migliorando grazie al mister che mi corregge la posizione in ogni allenamento”. Parola d’ordine del nuovo Milan e di Ricci? “Non esaltarsi”.
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