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Milan, Pioli: “Capisco chi mi ha fischiato. Maignan? Spero che il problema sia lieve”

Dopo la sconfitta nel derby contro l’Inter, il Milan pareggia 0-0 contro il Newcastle nella prima giornata della fase a gironi di Champions League. 

 

Milan, le parole di Pioli dopo il pari col Newcastle

 “Sulla prestazione mi posso ritenere soddisfatto, abbiamo comandato e fatto una buona fase difensiva, una buona fase di costruzione cercando sempre di essere pericolosi, lo siamo stati, ma purtroppo l’errore è stato quello di non finalizzare occasioni in cui potevamo sbloccare la partita. Peccato, perché abbiamo giocato con un avversario forte e abbiamo fatto sicuramente meglio di loro in tutto credo, le squadre inglese di solito sono energiche ma non glielo abbiamo permesso e abbiamo giocato con più intensità. Iniziare il girone bene era importante, peccato, ma dobbiamo continuare a crescere e migliorare. L’attenzione e la determinazione è quello che ci permette di fare certe partite, perché la qualità ce l’abbiamo. Se mancano quelle, poi rischi qualche risultato negativo”, così Pioli a Sky Sport. 

 

 

Sul tacco di Leao: “Pensavo che spaccasse la porta lì, perché aveva fatto tutto benissimo, ma anche Giroud che ha tentato la rovesciata…Dispiace, perché la squadra per impegno e qualità, e i tifosi per come ci hanno sostenuto per tutta la partita, si meritava di vincere. Stasera usciamo a testa alta, sapendo che dobbiamo migliorare”. Sul rapporto coi tifosi: “Ringrazio i tifosi che mi hanno applaudito e capisco chi mi ha fischiato, li comprendo per quello che non sono riuscito a fare nel derby. La nostra tifoseria è unica e ci ha spinto fino alla fine. Credo che la squadra abbia risposto con tutto quello che aveva, anche se non è arrivata la vittoria”.

 

 

Sulla risposta della squadra dopo il derby: “Non ho avuto paura che non rispondesse, perché conosco troppo bene i miei giocatori. Domenica è stata una giornata difficilissima: abbiamo perso un derby sul quale c’erano tante aspettative, e non è stato semplice parlare alla squadra. Ho parlato più con i singoli che in maniera collettiva, poi da lunedì ho rivisto le cose che un allenatore deve vedere nella rifinitura di una gara importante come la Champions. Avevamo bisogno di vincere, ma la prestazione ce la teniamo tutta”. Su Loftus-Cheek e Maignan: “Per Loftus dovrebbe essere solo un crampo, Maignan ha sentito qualcosina, lui dice poco quindi mi fido di lui, anche se poi Sportiello ha fatto bene. Abbiamo tante gare e più giocatori abbiamo e meglio sarà. Io continuo a dire che si gioca troppo e per chi ha anche giocato in nazionale aumenta il rischio di infortuni. Speriamo che sia qualcosa di lievo perché Maignan è un leader e un giocatore importante”. Su Musa: “Ha delle bellissime caratteristiche, ma va un po’ inquadrato tatticamente, perché va un po’ in giro per il campo. Tra lui e Tommaso ho scelto Tommaso perché è un po’ più preciso e il Newcastle ha tanti centimetri sulle palle inattive. Ma arriverà anche il momento di Musah”.

 

Redazione

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