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Gattuso: “CR7-Milan? Tutto vero. Fábregas mi piace ma non ci penso”

Dopo la vittoria col Dudelange, il Milan ricomincia l’inseguimento al quarto posto. Domani a San Siro arriva il Parma, per la gara delle 12:30: un avversario in forma e organizzato. Gennaro Gattuso ha presentato così la sfida in conferenza stampa.

“Dobbiamo rispettare l’avversario, capire bene le qualità che hanno e come giocano. È una squadra che gioca sui 38 metri, si chiude e quando riparte fa paura. Dobbiamo farli correre e non farli sbagliare, domani ci saranno quasi 60mila tifosi, motivo d’orgoglio per noi. Non sono contrario a giocare le partite alle 12.30, avessimo giocato magari alle 18 sarebbero venute meno persone: ho contestato il discorso del recupero, visto che abbiamo giocato giovedì. Se avessimo giocato alle 20.30 avremmo preparato la gara domattina: la gente sta apprezzando molto ciò che sta facendo la nuova società e ciò che sta facendo la squadra, anche se possiamo fare di più”.

“Se facciamo la stessa prestazione che abbiamo fatto con il Dudelange domani non vinciamo, è un dato di fatto. Sapevo a cosa andassimo incontro, ma ora per dare minutaggio ai giocatori si fa anche questo: il Dudelange è inferiore a noi ma sa giocare. Domani dobbiamo fare una prestazione totalmente diversa, se ci addormentiamo e sbagliamo difficilmente può arrivare la vittoria. Ma la cosa che mi fa ben sperare sono le facce dei giocatori quando hanno capito che rischiavano di toccare il fondo: dobbiamo continuare su questa strada. Per ritrovare Çalhanoglu lui deve avere continuità di prestazione, penso e spero continui come nel secondo tempo contro il Dudelange e contro la Lazio”.

“Un anno sulla panchina del Milan? Spero di migliorare, di sbagliare meno possibile e contare fino a 10: dicono che bisogna fare esperienza e crescere, spero di migliorare su tanti aspetti e di saper leggere meglio la partita. Dobbiamo sbagliare il meno possibile su questo, così come a livello tecnico-tattico”.

“A dicembre bisogna fare meno danni possibili, preparare le partite bene, riuscire a passare il turno di Europa League: ciò che mi fa ben sperare è che, nonostante i tanti infortuni, c’è un gruppo che si è ben ricompattato. Si fa una corsa in più e ci si mette una pezza in più in tanti frangenti”.

“Gazidis è un uomo di calcio, che ha rappresentato per tanti anni l’Arsenal, ha fatto buone cose a livelli sportivi: abbiamo pranzato insieme con Maldini e Leonardo e quando parla ti affascina, lo ascolti volentieri, ha esperienza ed è un valore aggiunto per questa società”.

“I 4 difensori del Parma sono 4 centrali puri, è una squadra che lavora tantissimo e hanno 8 giocatori che si difendono, poi chi conquista palla ribalta l’azione con grande velocità. Ciò che fanno lo fanno in maniera eccezionale, è una squadra costruita con criterio: complimenti per ciò che stanno facendo”.

“Conti? Merita di tornare davanti al nostro pubblico, sa che in questo momento manca l’ultimo step: per come tiene il campo si può dire che sia un giocatore ritrovato, deve migliorare un po’ l’uno contro uno. Siamo riusciti a lavorare un po’ su questo aspetto, abbiamo fatto un lavoro specifico con lui con Castillejo che lo puntava: ora sta a me trovare il momento giusto e la partita giusta per buttarlo dentro. Non c’è fretta”.

“Le parole di Mirabelli su Ronaldo? Se Mirabelli lo dice non è scemo, c’è stata la possibilità: tutto vero ciò che ha detto, ci sono di mezzo tante cose ma confermo ciò che ha detto”.

“Mauri? Bisogna confermarsi e saper far bene, bisogna continuare: anche la prestazione di Bertolacci non è da buttar via. Bisogna farsi trovare sempre pronti, sulle gerarchie non è cambiato nulla: c’è anche Montolivo, che si deve allenare bene. Bakayoko e Cutrone oggi si sono allenati, non hanno recuperato abbastanza ma sono certamente a disposizione”.

“Fabregas? E’ normale che mi piaccia lui, così come mi piacciono Modric e Kantè, così come tutti i giocatori. Sono domande che vanno fatte a Leonardo e Maldini. In questo momento, credetemi, ma sono io che non voglio pensare al mercato io. Se una roba si deve fare, come Paquetà, ci si siede al tavolo e se ne parla. Non è che ogni giorno parlo con Leonardo, Maldini, Gazidis o Scaroni perchè c’è la possibilità di fare un giocatore. Si parla solo quando c’è la possibilità di fare un giocatore all’80-90%. In questo momento stanno uscendo fuori tanti nomi”.

“Rodríguez a livello tecnico è uno dei più forti che abbiamo, fa sembrare cose difficili facili per come gestisce il pallone. A volte viene dentro il campo, ha padronanza a livello tecnico. Su Suso abbiamo provato a farlo venire più dentro al campo, può farlo ancora di più: mi aspetto che Çalhanoglu si allarghi di più, dobbiamo lavorare meglio sulla catena. A livello tecnico sono giocatori su cui ci appoggiamo tanto”.

Simone Nobilini

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