Milan, Nkunku
Le parole di Christopher Nkunku nella conferenza stampa di presentazione.
Dopo le visite, le firme e il comunicato ufficiale è arrivato il momento della presentazione in conferenza stampa del nuovo attaccante del Milan Christopher Nkunku.
Maglia numero 18 sulle spalle e un contratto che lo legherà ai rossoneri fino al 30 giugno 2030: ecco le prime parole del classe ’97.
“La primissima volta che ho sentito la parola Milan è stato il contatto con Tare: mi ha detto che il Milan mi voleva. Non ci ho neanche riflettuto tantissimo, mi son lasciato andare al brivido, all’emozione e sono andato“, ha esordito il francese.
Ha poi continuato parlando del suo ruolo in campo: “Mi piace giocare come trequartista, poi chiaramente dipende dalle partite e dalle decisioni del mister. Però, gioco tra centrocampo e attacco: questa è la mia posizione preferita“.
Nkunku ha commentato anche l’esperienza a Londra: “Penso che quando sono arrivato era tutto perfetto ma poi mi sono fatto male e sono rimasto fuori tanti mesi. Avevo grande voglia di tornare e c’è stato un nuovo problema muscolare. Il secondo anno stavo bene, ma poi il mister ha preso altre decisioni. Io sono lo stesso giocatore che in passato ha fatto una doppietta a Bergamo“.
Su Allegri ha dichiarato: “L’impressione è stata positiva, ho avuto una buona impressione. Ci avevo parlato anche prima di vederlo, poi ieri non ci ho parlato granché di persona… Ma poco male. Però il mio obiettivo è adattarmi, ambientarmi, fare coaching“.
Per Nkunku è stato importante anche il legame con gli amici Maignan, Rabiot e Fofana: “Sono stati importanti, assolutamente. Avere delle persone che si conoscono mi aiuterà. Anzi, mi ha già aiutato. Il fatto solo di poter parlare con loro è fondamentale, non solo di calcio ma anche di altro. Mi fa piacere. Ho bisogno di questa connessione con loro, col mister e con i compagni della squadra“.
E infine: “Abbiamo una squadra eccellente. L’attacco ha tanti pregi, diverse qualità. Poi bisogna averla ovunque, non solo in attacco, rispettando i desideri e la volontà del coach. Io farò del mio meglio per accontentarlo e per arrivare ai nostri obiettivi. Devo adattarmi alla squadra e al campionato. Leao? Abbiamo caratteristiche simili. Lui è un grande giocatore, è eccellente, so di cosa è capace, speriamo di poter fare bene insieme“.
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