Tanti i temi affrontati da Massimiliano Mirabelli che ha parlato ai cronisti presenti a margine di un evento presso la tenuta “La Montina” a Franciacorta, partner del Milan dal 2015. Da Suso a Donnarumma, dall’infortunio di Conti ai rinnovi di Bonaventura e Romagnoli fino ai nomi che potrebbero animare il mercato estivo rossonero.
Risposta a Raiola – “Come abbiamo detto sempre a più note: Donnarumma non si tocca se non lo decidono il Milan e lui stesso”.
Mercato, con i nomi di Ki e Depay – “Al di là del nostro lavoro che ci impone di conoscere tutti, e seguiamo tanto giocatori, oggi è prematuro parlare di mercato: siamo concentrati sul finale di stagione, con una finale di Coppa Italia, poi arriverà il momento del mercato”.
Conti – “L’infortunio mi preoccupa perchè è un giocatore straordinario oltre che un grande ragazzo, fa parte del calcio però. Sarà il nostro primo acquisto per il primo luglio”.
Sulla Nazionale – “L’ho vista: a tal proposito, vorrei dire che questa nazionale non va criticata a differenza di quanto in molti abbiano fatto. Dobbiamo dimenticare il brutto evento dei Mondiali non raggiunti, ma vedo dirigenti molto preparati che stanno lavorando per la nazionale e vedo giovani importanti per far sì che la nazionale possa diventare competitiva. Basta critiche, in troppi stanno criticando”.
Su Romagnoli – “Rinnovo? È un giocatore che vorremmo stesse con noi per tanto tempo, già stiamo parlando con il suo agente e penso non ci sarà alcun problema”.
Su possibile rinnovo Bonaventura – “Riteniamo che anche lui ci possa accompagnare per tanto tempo: non abbiamo parlato perché ha un contratto fino al 2020, parleremo ma non è un’urgenza. C’è un po’ di tempo, ma faremo questi rinnovi tranquillamente”.
Su Suso – “Questo vale per Suso e per tutti gli altri: noi siamo il Milan, sono tantissimi i giocatori che vorrebbero vestire questa maglia importante nel panorama calcistico mondiale. Vale anche per Suso: così come abbiamo voglia noi di tenere Suso, la voglia c’è anche da parte sua. Se non l’avrà, sarà giusto prendere in esame una sua richiesta: non dipende da noi. Se vuole esercitare una clausola vuol dire che non stare con noi e chi non vuole sposare il nostro progetto. Non c’è in programma un incontro con l’agente per togliere o alzare la clausola, è stata una loro precisa richiesta: per quanto riguarda noi non lo mettiamo sul mercato”.
Su Sabatini – “I nostri rapporti con la Cina non sono complicati, per quanto riguarda Sabatini non so, non posso esprimere giudizi”.
Su rinnovo Gattuso – “Non c’è nessun tipo di problema: già da tanti mesi, quando noi abbiamo preso Gattuso, lo chiamavate traghettatore. Ma noi non abbiamo mai detto una cosa del genere: pensavamo di aver trovato l’allenatore giusto del Milan, conoscendo le sue qualità umane e tecniche. Dobbiamo fare un punto: ringraziare la nostra proprietà cinese, che ci lascia libero nelle scelte e ci lascia lavorare. Ringrazio Fassone, che nella materia dei discorsi societari è davvero un fenomeno, e soprattutto sa fare lavorare i suoi collaboratori: quando abbiamo preso la scelta di puntare su Gattuso, grazie al sostegno della società e di Fassone siamo riusciti a fare questa cosa. Davvero dobbiamo solo trovare il momento di farlo, ma non dobbiamo aspettare niente e nessuno. Abbiamo un grande feeling, così come io e Fassone: nella mia mente ho due fenomeni, mi sento protetto da Fassone e Gattuso per le loro competenze”.
Possibile rimpianto Gattuso dall’inizio – “Per quello che è l’andamento, ho detto già che mi piacerebbe vedere Gattuso dal primo giorno sulla panchina del Milan: lavora a 360º e lavora su tutti gli aspetti. Avevamo Montella e le cose non sono andate come pensavamo, abbiamo messo tante difficoltà su Rino: ero preoccupato, e ne parlavo spesso con Fassone, di poterlo bruciare, perché ero convinto delle sue qualità e non era semplice. È un allenatore giovane ma già vecchio, davvero riesce a capire tante dinamiche e gestire tante cose da allenatore importante. Per me diventerà tra i top allenatori tra un po’ di tempo: somiglia solo ed esclusivamente a Rino Gattuso. È la storia bellissima di Rino Gattuso, uno importante al Milan, da raccontare tra un po’ di anni”.
Su Kalinić – “Nikola è un ragazzo straordinario: per me, per noi, è un attaccante di valore. Oggi ha avuto qualche difficoltà, ma il suo primo estimatore è Gattuso. Rino vuole al massimo i suoi uomini, altrimenti non li convoca: è successa questa cosa, ma Nikola è uno dei calciatori più stimati da Gattuso”.
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