Milan, Leão: “Futuro? Voglio continuare a divertirmi e giocare ad alto livello”

Le dichiarazioni dell’attaccante del Milan, Rafael Leão sul suo futuro, le critiche e non solo
Una stagione difficile, difficilissima, per tutto l’ambiente Milan. Oltre alla piccola gioia per la Supercoppa vinta a Riyad, infatti, ci sono stati il cambio di allenatore e la ricerca del ruolo di direttore sportivo. Ma anche l’eliminazione prematura dalla Champions League e la sconfitta in finale di Coppa Italia.
Infine, l’addio definitivo alla qualificazione per una competizione europea nella stagione 2025/2026 in seguito alla sconfitta rimediata per 3-1 all’Olimpico contro la Roma, nell’ultima storica partita di Claudio Ranieri da allenatore.
Nel corso di una lunga intervista rilasciata ad Icon Magazine, Rafael Leão ha parlato del proprio percorso in rossonero fin dal primo giorno, di Milano, delle critiche ricevute e non solo.
Anche spazio a moda, rap e l’esperienza di essere diventato papà. “Ibrahimovic? C’è un tempo giusto per ogni cosa. Lui è uno che punta alla massima concentrazione dentro e fuori del campo, però ha capito la mia personalità e che la musica è un qualcosa che mi appartiene“, ha dichiarato il 10 rossonero.
Leão: “Il Milan mi ha fatto crescere, ho ancora tanti obiettivi da raggiungere”
34 presenze, 8 gol e 8 assist in questa Serie A a pochi giorni dall’ultima giornata di campionato che, difatti, non deciderà le sorti del Milan in questa stagione. “Sono arrivato che avevo vent’anni, mi sentivo un ragazzino – ha esordito Leão ai microfoni di Icon Magazine –. Ora, invece, sono diventato un uomo. Tutti mi hanno aiutato a crescere. Devo ringraziare tutti quelli che sono stati al mio fianco in questi anni al Milan: ognuno è stato importante per la mia crescita“.
Portoghese ma con genitori d’origine dell’Angola e di São Tomé e Príncipe. Sorriso in faccia e giocate incredibili, ma anche tante critiche: “Solitamente non le leggo. Se ce ne sono è perché sei bravo in quello che fai e ci si aspetta tanto da te. Non sento la pressione perché adoro il calcio, per me è la cosa più bella che c’è. Quando sono in campo riesco a mettere da parte tutto, scatta una sfida con me stesso. Il mio obiettivo è cercare di fare sempre meglio“.
L’apprezzamento per Milano, la mancanza di casa e la voglia di dare un futuro splendido ai propri figli. “L’Italia mi ha dato tanto. Fa parte della mia crescita, la porterò per sempre dentro di me“. Ma anche le idee chiare, chiarissime, sul proprio futuro: “Ho ancora tanti obiettivi da raggiungere: voglio continuare a divertirmi e a giocare ad alto livello“.