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Milan, Ibrahimovic: “Siamo delusi e arrabbiati. L’arbitro troppo duro, Theo non è un attore”

Ibrahimovic, Milan

Milan, Zlatan Ibrahimovic è intervenuto ai microfoni nel post partita con il Feyenoord

Pareggio fatale per il Milan, che fallisce nel chiaro obiettivo di qualificarsi agli ottavi di Champions League dopo l’1-0 subito all’andata. Con l’1-1 a San Siro, nel doppio confronto Conceição e i suoi cedono davanti agli olandesi per 2-1.

Neanche 40″ e il punteggio cambia grazie al gol dell’ex di Santiago Gimenez, che segna e poi chiede scusa a quelli che fino a poche settimane fa erano i propri tifosi. La chiave però è tra fine primo tempo e inizio secondo, con la sciocca doppia ammonizione di Theo Hernandez che condanna i rossoneri a giocare in 10 tutta la ripresa.

Il baricentro si abbassa, l’allenatore rossonero toglie la punta e dall’altra parte Julian Carranza trova il colpo di testa vincente al 73′. Con orgoglio i padroni di casa ci provano ma finisce 1-1: Milan fuori dalla Champions League.

Al termine della partita, dunque, il Senior Advisor di RedBird Zlatan Ibrahimovic è intervenuto ai microfoni di Sky Sport per commentare il match disputato dalla sua squadra.

Milan, Ibrahimovic: “Theo non è un attore, l’arbitro troppo duro”

Il dirigente svedese ha esordito così ai microfoni: “Reazione? Siamo delusi, siamo arrabbiati. È mancata maturità, se vinci uno a zero continui a giocare. Arbitro? Duro sul secondo giallo a Theo, da lì è cambiata la partita. Siamo arrabbiati, adesso è importante stare con il gruppo e pensare al campionato. Da domani ci prepareremo per il prossimo obiettivo“.

Ibrahimovic ha poi continuato: “Theo? Queste situazioni quando succedono non si può dire se sono giuste o non sono giuste. Non penso che Theo Hernandez sia un attore. C’è situazione e situazione. Queste cose succedono in campo“.

Ibrahimovic, dirigente del Milan (IMAGO)

“Siamo arrabbiati con noi stessi”

Ibrahimovic, poi, ha precisato: “Arrabbiati con Theo o arbitro? Siamo arrabbiati con noi stessi. Siamo noi che perdiamo. La colpa è nostra e quello che è successo è una nostra responsabilità. Dobbiamo guardarci allo specchio e dirci cosa abbiamo sbagliato. Nelle partite queste situazioni succedono e non si possono prevedere o programmare“.

Oggi uscire dalla Champions League è una delusione. Noi puntiamo a vincere come abbiamo fatto in Supercoppa. Abbiamo fatto acquisti a gennaio per migliorare ma non ci sono garanzie in questo sport. Voglio vedere un Milan dominante e che è il Milan. Quando sono arrivato 4-5 anni fa non era il solito Milan. Da lì abbiamo cominciato a lavorare”. 

Milan dello scudetto smantellato? Ibrahimovic chiude così ai microfoni di Sky Sport. “Io ho smesso ho 42 anni se avessi potuto continuare a giocare avrei continuato a giocare. Io giocavo in quella squadra e vi posso dire che questa squadra ha il doppio delle possibilità rispetto a quella. Questa squadra a livello di qualità è meglio

Redazione

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