Al termine dell’ultimo giorno di mercato, conclusosi con le cessioni di Niang e Simic e l’avanzamento nella trattativa per Pellegri, l’ad del Milan Marco Fassone ha parlato ai giornalisti presenti fuori da Casa Milan di mercato e non solo. Ecco tutte le sue parole: “È stata un’estate calda in tutti i sensi. Sembra iniziata ieri, è passata di corsa, vissuta tutta in un fiato. Siamo contenti di quelli che abbiamo fatto, anche se siamo pienamente consapevoli che le somme non si tirano al 31 di agosto o al 1° di settembre, ma si tirano al 31 di maggio”.
Poi, sui momenti più o meno brutti: “Up non saprei, ogni volta che finalizzi un contratto c’è sempre quella dose di adrenalina. I primi giocatori, Massimiliano li ha visti ad agosto dello scorso anno. Down non tanti. Devo dire che il giorno in cui Mino Raiola è venuto a dirci che Gigio non avrebbe rinnovato, è stato un momento complicato, difficile perché ci credevamo, perché volevamo fortemente che Gigio rimanesse con noi e quindi è stato un momento che, per qualche momento, abbiamo subito il colpo. Poi le cose hanno ripreso a girare come dovevano. Onestamente, più momenti up che down per quello che è stato fatto fino ad ora”.
Poi, sul presidente Li Yonghong: “Il presidente, per quello che vedo, lo vedo progressivamente più coinvolto ed appassionato del nostro mondo, anche se è una persona molto riservata. L’ho visto molto contento in Cina in occasione dell’amichevole con il Bayern. Li aveva partecipato con grande trepidazione, era venuto nello spogliatoio dopo la partita a congratularsi con i ragazzi così come dopo Milan-Cagliari. Inizia a vivere di più la parte fisica, di spogliatoio con i giocatori. In occasione del CdA di lunedì è stato abbastanza prodigo di considerazioni positive. Mi pare che il Milan gli piaccia e centimetro dopo centimetro lo senta sempre di più sulla sua pelle”.
Sul mercato e i piani futuri, compreso il futuro di Sosa: “Si pensa al campo, che è la parte prevalente del lavoro di Mirabelli delle prossime settimane. Poi c’è la parte di gestione e di amalgama di tutti questi giocatori che sono arrivati. Ma anche di pensare in prospettiva. C’è una serie di considerazioni che si traguarderanno a gennaio piuttosto che a luglio del prossimo anno. Il calcio è un lavoro ciclico, soprattutto per chi si occupa del lavoro di scouting, visionatura e costruzione. La costruzione non finisce mai. Stiamo già pensando alle scadenze, ai rinnovi. È un ciclo. Affascinante, appassionante per quello. Sosa? E’ un mercato aperto fino all’8 settembre. Potrebbe essere, mai dire mai. Pellegri e Salcedo? Li avevamo nel mirino da tempo. Poi, ahimè, devo fare i conti con il portafoglio e con gli aspetti economici. Oggi quando è andata in porto l’operazione con il Torino, ho provato a sentire Preziosi se ci fosse la possibilità di fare qualcosa last minute al volo. Sono operazioni complesse e ci vuole un po’ più di tempo per impostarle. Massimiliano ha in agenda una serie di cose belle per continuare a costruire“.
Chiusura su eventuali viaggi in Cina: “Ci sarà un viaggio, che sarà probabilmente ad ottobre. La Cina resta un pilastro importante della crescita del club. Credo che sia importante la mia presenza e quella di alcuni colleghi laggiù per aiutare la nuova affiliata cinese a crescere e svilupparsi”.
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