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Milan, e adesso? Cosa serve per l’Europa

Dopo la sconfitta in finale di Coppa Italia, ecco cosa serve al Milan per qualificarsi in Europa

Il Milan perde la finale di Coppa Italia contro il Bologna per 0-1 e vede “sfumare” la possibilità della qualificazione in Europa League tramite la Coppa. Si tratta della terza finale consecutiva persa dal club rossonero nella competizione senza segnare.

Nel 2016 la sconfitta per 1-0 contro la Juve, nel 2018 il 4-0 sempre contro i bianconeri e adesso il Bologna. Per Leao e compagni è anche la quinta finale perse nelle ultime nove “italiane”, tra Coppa Italia e Supercoppa.

Sfuma dunque la possibilità dei due trofei in stagione dopo il trionfo in Supercoppa contro l’Inter, ma soprattutto adesso i rossoneri dovranno guadagnarsi l’Europa tramite il campionato.

L’ultima stagione senza partecipare alle coppe europee fu il 2019/20, quando i rossoneri patteggiarono per il Fair Play finanziario dopo il quinto posto in campionato e la conseguente conquista dell’Europa League. Ma cosa serve adesso al Milan per giocare in Europa nella prossima stagione?

Milan, cosa serve per la qualificazione in Europa

Ottavo posto in classifica, 60 punti e un’Europa che adesso è più distante dopo la sconfitta in Coppa Italia. Il Milan dovrà ora superare almeno Bologna e Roma e in quel caso sarebbe Conference League. Per far ciò, servirà che i rossoneri vincano le ultime due contro Roma e Monza e sperare in un passo falso delle squadre davanti.

Per arrivare in Europa League, invece, servirà scavalcare in classifica le due squadre sopracitate e una tra Lazio e Juventus, arrivando così quinta. Un’impresa complicata, considerando che Juve e Lazio sono distanti 4 punti e con entrambe il Milan ha gli scontri diretti a sfavore. Insomma, non un compito facile per Pulisic e compagni, che dovranno cercare di ottenere il massimo nelle prossime due partite e sperare in un passo falso di chi sta davanti.

Milan, Sergio Conceiçao

Il Milan e la “maledizione” delle ultime finali di Coppa Italia

Terza finale consecutiva di Coppa Italia persa per il Milan, che dopo le due contro la Juventus (2015/16 e 2017/18 rispettivamente per 1-0 e 4-0), esce sconfitto anche contro il Bologna per il gol di Ndoye in apertura di secondo tempo. Tre finali perse, tutte senza segnare. E ironia della sorte: tutte e tre perse con allenatore subentrante. Brocchi nel 2016, Gattuso nel 2018 e Conceiçao in questa stagione.

Vittoria della Coppa Italia che – oltre a rappresentare il secondo titolo stagionale – avrebbe significato anche qualificazione alla prossima Europa League. Adesso servirà provare a conquistare le coppe europee tramite il campionato, ma quando mancano soltanto due giornate alla fine è adesso un’impresa non semplice.

Redazione

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