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Milan, confronto tra società e squadra prima dell’allenamento

Ore calde in casa Milan, la sconfitta di Bergamo ha lasciato strascichi importanti. Ieri vi abbiamo raccontato della reazione di Sinisa Mihajlovic, che ha da subito deciso di portare la squadra in ritiro con l’avallo della società. Sette giorni insieme, per preparare la partita di San Siro contro la Juventus e mantenere alta la concentrazione anche in vista del finale di stagione nel quale il Milan dovrà affrontare anche la finale di Tim Cup proprio contro i bianconeri.

Questa mattina, a Milanello, c’è stato un nuovo confronto. Un faccia a faccia negli spogliatoi, prima dell’allenamento, in cui sono stati utilizzati anche toni molto forti ed aspri. Parola a Galliani, innanzitutto, con l’ad rossonero che ha posto due quesiti alla squadra. Innanzitutto, il perchè questo gruppo tra gennaio e febbraio ha conquistato due pareggi contro Napoli e Roma e due vittorie contro Fiorentina e Inter, dimostrando di potersela giocare contro chiunque, per poi perdere punti preziosi contro le ‘piccole’. E poi i motivi di questo rendimento così negativo al rientro dalle soste del campionato: un solo punto sui 15 disponibili, persino il Verona ha fatto meglio con 2 punti. Come se i giocatori staccassero la spina quando si ferma la Serie A.

La squadra ha soltanto ascoltato le valutazioni fatte da Galliani, in religioso silenzio. Il ritiro prosegue, da questa sera tutti saranno a Milanello. Prima, però, è stata data qualche ora di permesso per ragioni tecniche. Tutti i calciatori sono tornati a casa per prendere l’abito, considerato che la squadra domani sarà presente al funerale di Cesare Maldini insieme al presidente Berlusconi. Alle ore 19.30 l’appuntamento a Milanello, per il ritiro deciso da Mihajlovic per provare a rialzare la testa dopo la sconfitta con l’Atalanta.

Gianluca Di Marzio

Ci ho messo più di trent'anni per tornare dove sono nato. Non conoscevo le strade, non sapevo a memoria le vie, ricordavo solo il nome della clinica -Villa Stabia- dove mia madre mi aveva dato alla luce. Più di trent'anni sì, non proprio un figlio modello per la mia città, Castellammare di Stabia, una trentina di chilometri da Napoli. Lì sono nato il 28 marzo del 1974, sono Ariete per gli amanti dei segni zodiacali, non chiedetemi l'ora e comunque non sono un fanatico degli ascendenti.

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