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Milan, Giampaolo: “I giocatori devono dare la vita per la maglia”

Il Milan torna in campo sabato sera allae 20.45 contro il Genoa. Un match decisivo per entrambe le squadre che vogliono riprendersi e tornare a fare punti. In conferenza stampa Giampaolo ha parlato del difficile mpomento della squadra che propone calcio ma fatica a trovare la soluzione giusta negli ultimi 20 metri e si è detto fisucioso che questo gruppo possa fare bene e migliorare. Ecco le sue parole alal vigilia della sfida contro il Genoa:

"Le parole di Reina? Ha esperienza internazionale, sa cosa dire e veicolare i messaggi. E' un leader dello spogliatoio, è un calciatore ascoltato dai compagni.

La partita di domani decisiva per il mio futuro? Non bisogna ragionare sull'io, ma sul noi. Domani è importante per il Milan. Gli interessi individuali non contano nulla. Le sconfitte intaccano il morale dei calciatori. Chi pensa che se ne fregano si sbaglia. Abbiamo analizzato i nostri errori, ci siamo confrontati. Abbiamo messo in atto tutte quelle strategie per superare il momento difficile. Cosa gli ho detto? Quello che ci siamo detti resta tra noi.

Dopo quattro sconfitte in sei partite è normale che sia tutto nero. Anche in questo caso bisogna avere equilibrio, non credo sia il momento di dare giudizi definitivi. So che la squadra ha molti margini di miglioramento, soprattutto dal punto di vista mentale. Dobbiamo imparare a fare determinate cose in un certo modo. Romagnoli ha detto che darebbe la vita per me? I giocatori devono dare la vita per la maglia, non per me. La squadra credeva e crede nelle mie idee. Bisogna essere forti nelle sconfitte, c'è da soffrire ed essere attenti ai dettagli. 

Non ci aspettavamo questa situazione ma adesso c'è e bisogna uscirne fuori. E' mancato il mio gioco? I dati dicono altro. Ci mancano gli ultimi 20 metri, perché la squadra in fase di costruzione e non solo fa abbastanza bene. Gli ultimi ventri metri vanno messi a posto. Se abbiamo un buon possesso palla significa che devi migliorare gli ultimi 25 metri, attaccare meglio la porta, trovare soluzioni diverse, ed è li che bisogna insistere. Ci lavoriamo sopra tutti i giorni. Piatek? Il Milan non può rinunciare all'attaccante più prolifico della scorsa stagione, se non segna Piatek chi lo fa? Non si può pensare di rinunciare al nostro capocannoniere, deve star li a soffrire e prendersi le proprie responsabilità.

La contestazione? E' giusta, se sbagliamo è giusto così. Dopo l'ultima sconfitta in casa bisogna alzare la soglia dell'attenzione. Bisogna avere la giusta serenità per giocare a calcio".

 

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Redazione

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