Milan, Conceiçao: “Devono crescere tutti, io per primo. Questo club non può stare in questa situazione”

Le parole dell’allenatore del Milan Sergio Conçeiçao al termine della partita di Serie A contro la Roma.
Penultima giornata amara per il Milan, che cade all’Olimpico contro la Roma. 3-1 a favore dei giallorossi, che eliminano il Milan dalla corsa all’Europa.
Espulsione di Gimenez che pesa parecchio per i rossoneri, che rimangono in 10 dopo 21 minuti per il cartellino rosso rifilato al proprio attaccante.
La Roma ne approfitta e, nell’ultima all’Olimpico per Claudio Ranieri, trovano i gol di Mancini, Paredes e Cristante per portarsi a casa i 3 punti.
Al termine della gara, Sergio Conceiçao è intervenuto ai microfoni di DAZN: di seguito le sue parole.
Milan, le parole di Conceiçao
Sulla situazione: “L’ambiente non è semplice da gestire dopo una finale persa di Coppa Italia. I dettagli hanno fatto la differenza, non solo in finale, ma da quando sono qui. Il VAR di oggi è lo stesso di Bologna, non dico che quello di oggi non ci fosse, ma in finale è successa la stessa cosa su Gabbia. Quegli episodi fanno la differenza”.
Sulla partita, invece: “Nel primo tempo siamo stati bravi a non far toccare la palla alla Roma, poi siamo calati. Abbiamo preso gol su palla inattiva in modo poco intelligente. Abbiamo anche avuto la possibilità di pareggiare con Leao”.
Sul futuro: “Faremo delle valutazioni, io per primo. Sono lì tutti i giorni a lavorare, prima della partita ho guardato i numeri da quando sono arrivato. Prima della partita eravamo in zona Champions, non dico sia stata una seconda parte di stagione positiva, ma ci sono stati degli avvenimenti positivi. Le partite decisive, però, non le abbiamo affrontate nel modo giusto. È un anno che non va bene per una squadra come il Milan, ognuno valuterà il suo lavoro”.
Infine, ha concluso: “Ultima non a San Siro? Ho sempre vissuto questa professione con passione. In questo momento è difficile non pensare ai miei ragazzi, che non mi avranno in panchina. Dobbiamo essere uniti, anche senza di me in panchina”.