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Milan, Conceição: “La Juventus ha avuto più fame. Non abbiamo bisogno di alibi”

Sérgio Conceição, allenatore del Milan (Imago)

L’allenatore del Milan è intervenuto ai microfoni dopo la sconfitta con la Juventus

L’allenatore del Milan Sergio Conceição è intervenuto ai microfoni di DAZN dopo la sconfitta dei suoi contro la Juventus di Thiago Motta. Dopo un primo tempo equilibrato, al rientro dagli spogliatoi i bianconeri si sono da subito imposti.

Poi un uno-due letale in cinque minuti con Mbangula al 59′ (grazie alla deviazione vincente di Emerson Royal) e Weah al 64′. I rossoneri trovano la quinta sconfitta stagionale e rimangono a 31 punti in ottava posizione.

La Juventus si porta addirittura in zona Champions con 37 punti, in attesa delle altre sfide del weekend.

L’allenatore portoghese, al Milan da inizio 2025, si è espresso ai microfoni per analizzare la sfida ma non solo. Di seguito le sue dichiarazioni a DAZN.

Milan, Conceição: “Dobbiamo avere più fame”

Sergio Conceicao ha esordito: “Il primo tempo è stato equilibrato, il secondo invece, è stato diverso. La Juventus ha avuto più fame, potevamo prenderne anche altri, perché abbiamo provato a uscire palla al piede. Sono io il responsabile. Il primo passo per vincere una partita è volerlo, noi stasera non lo abbiamo voluto. Siamo a gennaio, non può mancare la benzina”.

Poi, ha continuato: “Dobbiamo avere a casa il frigo vuoto, per avere più fame. Ho avuto delle altre squadre, più piccole, che a livello tecnico non erano granché, ma avevano una voglia incredibile. Dobbiamo crescere, e se siamo al Milan ancora di più. Dobbiamo arrivare a essere orgogliosi di quello che abbiamo fatto. Non sono stato bravo all’intervallo a infondere ai ragazzi la voglia di reagire”.

L’allenatore del Milan, Sergio Conceição (imago)

Infine, ha concluso: “Non possiamo appoggiarci sempre ai giocatori più esperti. Ognuno ha le sue responsabilità. Non dobbiamo mettere tutto il peso su Leao, Theo o Maignan. Loro non si possono nascondere, è ovvio, ma il peso è sulle spalle di tutti. So cosa succede, ho giocato anche io per venticinque anni. In questi momenti escono quelli con più esperienza, ma nessuno si deve nascondere”.

Redazione

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