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Milan, da Musah a Leao: le ultime novità in vista del BVB

Il Milan vince contro la Fiorentina ma non convince del tutto. Soffre (a volte anche troppo) ma alla fine riesce a non subire l’ennesima rimonta dopo Napoli e Lecce. L’ottimismo è tornato ma contro il Borussia servirà molto – molto – di più.

 

Infermeria ancora piena

A tornare sarà in primis Giroud (squalificato contro la Viola) ma non Leao che non ha recuperato dal problema muscolare e starà fuori per qualche altro giorno. Contro i tedeschi il Milan si gioca un gran pezzo di qualificazione agli ottavi e come ha detto lo stesso Pioli “sarà la gara più importante della stagione”. Non ci sarà invece Musah, squalificato.

Il lavoro di Pioli dovrà essere più psicologico che tattico. I giocatori sono quelli e nessuno delle facce note in infermeria tornerà. Ecco allora che servirà il Milan dei “vecchi tempi”. Quello che nei momenti più difficili tira fuori gli attributi e da il meglio di se.

 

Quella vista a San Siro è la bruttissima copia del bel Milan che ha battuto il PSG appena qualche settimana fa. È vero che c’è stata la sosta, è vero che c’è l’infermeria stracolma, è vero che sulla sinistra manca il 10 però è altrettanto vero che la Fiorentina (con tutto il rispetto parlando) non è di certo il Paris Saint-Germain.

Come detto non ci sarà Leao, oltre ad Okafor e al resto dei lungo degenti nell’infermeria di Milanello. Rientrerà dal primo Loftus-Cheek, il migliore dei suoi contro i francesi, e già questa è una grande notizia. 

 

Contro la Fiorentina si è ripartito dai senatori: Maignan (decisivo nel finale ma non il solito Mike e in campo con la febbre) e Theo. Contro il Borussia si aggiungerà anche Giroud. La vittoria di ieri è un conto, la musica della Champions è un altro. 

L’umore è leggermente risalito grazie ad una vittoria ritrovata dopo 50 giorni di astinenza, ma vittoria dovrà essere anche contro il Dortmund per fare in modo che la notte di Newcastle sia una notte da vero Milan…

Pier Francesco Monachino

“Dal calciare le bottigliette di plastica nel cortile delle elementari al sogno Champions League”. Se dovessero scrivere un pezzo su di me inizierebbe così, e invece le storie sono io a scriverle. Nato nel ‘99, il Massimino di Catania è sempre stata casa mia, dal gol salvezza di Martinez contro la Roma a quello di Ibra in una sera del 2009 che lo ha reso il mio idolo! Nonostante il gol lo abbia subito…

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