“Ho fatto quasi due anni a Modena, sono stato bene, con società, squadra e tifosi. Due anni importanti per la mia crescita e che mi hanno fatto bene. È un piacere tornare, ho amici che ritroverò. Mi inorgoglisce tornare lì da terzo in classifica, è stata una parte importante del mio percorso”. Il biennio al Braglia resta nella mente di Michele Mignani. L’allenatore del Bari si prepara a tornare per la seconda volta da ex in Emilia sabato 6 maggio alle 14, a un anno dal 3-3 in Poule Scudetto di Serie C. Lo fa dalla prospettiva di chi siede sul gradino più basso del podio del campionato di B e non nega la volontà giocarsi fino alla fine tutte le carte nella corsa promozione. “Il Genoa da quando ha cambiato allenatore ha fatto un sacco di punti – ammette l’allenatore – abbiamo provato a stargli dietro e se abbiamo una piccola speranza dobbiamo pensare di fare più punti possibile. Stamattina parlavo con un componente del mio staff della prima partita di Coppa Italia con la Fidelis Andria: era agosto del 2021 e si perse 1-0, ora siamo a giocarci una posizione importante. Se finissimo secondi o terzi sarebbe in ogni caso qualcosa di incredibile. Non vedo perché non debba esserci entusiasmo. Se abbiamo una possibilità su un milione dobbiamo sfruttarla in tutti i modi”.
Al Braglia il Bari affronterà un avversario che crede ancora nei playoff e vorrà dimenticare il ko per 5-0 nello scorso turno a Venezia. “Il Modena ha alternato vittorie a sconfitte, non ha dato continuità ma resta una squadra temibile – sottolinea Mignani – con giocatori in attacco di qualità. Possono vincere contro chiunque. Dobbiamo essere bravi ad andare avanti per il nostro percorso. Troveremo una squadra arrabbiata e con la voglia di riscattarsi. Credo che dovremo avere la capacità di rimanere in partita fino alla fine, non dobbiamo lasciare nulla al caso”.
E in Emilia il Bari sarà sostenuto da oltre 3300 tifosi, cifra record per le trasferte dei pugliesi in questa stagione. Proprio fuori casa Di Cesare e compagni hanno il miglior ruolino di marcia della categoria, con 34 punti: “Noi cerchiamo in ogni momento di dare soddisfazione in trasferta. Probabilmente in casa ci sentiamo un pochino più forti e questo ci fa stare meno concentrati – ci scherza su Mignani – dobbiamo certamente crescere sotto questo aspetto. Abbiamo fatto rimonte straordinarie anche grazie al tifo incessante della nostra curva. Dobbiamo far capire che giocare al San Nicola è un vantaggio e non un svantaggio”.
Tra i 26 convocati si rivedono Maiello e Folorunsho, elementi centrali nel progetto di Mignani assenti per infortunio rispettivamente nelle ultime tre e due partite. “Partono con noi – annuncia l’allenatore – Maiello è reduce da un trauma dobbiamo essere più cauti. Con Folo bisogna sfruttare il momento nel quale l’infiammazione al ginocchio si abbassa: Mike può giocare anche dall’inizio e fare quello che ha fatto durante l’anno, anche il quarto di un centrocampo a quattro. Abbiamo sempre lavorato per mantenere la nostra identità”. Carezze anche per Cheddira, un gol su azione negli ultimi due mesi e mezzo: “Lo vedo tranquillo. Ci sono momenti e momenti, Wal ha avuto una crescita importante. Non può fare sempre gol. Deve stare tranquillo. Quel che più mi preme è che stia bene fisicamente. Deve restare sereno”.
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