Sarà un Bari in emergenza quello impegnato domenica pomeriggio in trasferta sul campo del Como. Lo spiega Michele Mignani, allenatore biancorosso, a due giorni dalla sfida del Sinigaglia. A Maita, squalificato, e Cheddira, convocato con il Marocco per il Mondiale, si sommano Di Cesare e Mazzotta: “Sono out – spiega l’allenatore – mentre Ricci lo stiamo valutando, ha accusato un fastidio ieri. Oggi è venerdì e occorre capire che tipo di problema ha. Lo staff farà degli esami e abbiamo speranze di ritrovarlo. Intanto recuperiamo Maiello, Vicari e Folorunsho”. Per l’allenatore non ci sono però alibi: “Conta l’atteggiamento. Le partite viste nei Mondiali ci dimostrano che tutti possono vincere con tutti. Voglio pensare che la squadra sia preparata per fare una grande prestazione a Como”.
Bari a secco di vittorie da cinque giornate in campionato. Di fronte ci sarà una squadra terzultima con 13 punti ma “per me è una squadra in netta ripresa – dice Mignani del Como – ha vinto in casa e pareggiato a Genova nelle ultime due partite. Sarà una gara aperta, complicata, speriamo lo sia anche per loro”. L’incognita riguarda il modulo: ancora albero di Natale, come nell’ultimo turno di campionato, o ritorno al 4-3-1-2? “Abbiamo sempre avuto tre giocatori offensivi – sottolinea però Mignani – poi è questione di movimenti. Botta è un giocatore offensivo, Salcedo anche, Bellomo idem. La cosa che non voglio è vedere i due attaccanti statici. Maita out? Mancano due giorni alla partita e ho diverse idee nella testa. Mallamo a partita in corso ha sempre fatto bene e quando ha giocato dall’inizio mi è piaciuto. Per noi è una certezza come D’Errico. Benedetti ha anche fatto bene e abbiamo Bellomo che può fare da mezzala”.
Un rebus da non sottovalutare è quello riguardante il sostituto di Walid Cheddira, autore di 14 dei 28 centri stagionali del Bari tra campionato e Coppa Italia. Sei partite di qui al 26 dicembre. Può essere il mese di Scheidler? “Ha lavorato sempre bene in questi 14 giorni – risponde Mignani – sono convinto di quello che ho detto: deve incattivirsi ancora, sta crescendo sotto questo aspetto. Però è ancora giovane e ha grandissimi margini di miglioramento. Sa fare da prima punta e da raccordo”. Partirà dalla panchina invece Ceter: “Sta crescendo di condizione, sta bene – è la tesi dell’allenatore – occorre pensare che quando uno rientra da un periodo di inattività lo fa sempre con grande entusiasmo. Si allena a pieno regime con la squadra da 10-15 giorni ma è presto per pensare di proporlo dal primo minuto”.
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