Dall’entusiasmo per l’arrivo all’indifferenza (e ai fischi) per l’addio: finisce nel peggiore dei modi l’amore mai sbocciato tra Lionel Messi e il Paris Saint-Germain. I tifosi parigini erano entusiasti per l’arrivo della Pulce. Quel sogno, la UEFA Champions League, sembrava poter diventare finalmente realtà. Invece non ci è riuscito nemmeno l’argentino. E questo non gli è stato perdonato.
Doveva essere l’artefice della vittoria della UEFA Champions League, ha firmato – da comprimario – soltanto due vittorie della Ligue 1 e di una Supercoppa francese. Difficile, molto più delle aspettative, la parentesi al PSG per Lionel Messi. Parigi non è Barcellona, la stella dell’argentino è un po’ meno luminosa, anche per la coesistenza con l’enfant prodige Kylian Mbappé.
Settantaquattro partite prima dell’ultima contro il Clermont, tre trofei, trentadue reti e trencinque assist per Messi al PSG in tutte le competizioni. Troppo poco per i tifosi francesi, che sognavano la Champions. Due campagne europee più che fallimentari. Il primo anno l’eliminazione è arrivata per mano del Real Madrid – l’avversario di un’intera carriera – l’anno seguente ci ha pensato il Bayern Monaco. Troppo poco Messi negli ottavi di finale, troppa delusione per il PSG.
I fallimenti, si sa, creano malumori. Se con l’Argentina è arrivato finalmente il coronamento di un sogno, con il PSG Lionel Messi non ha saputo ripetersi. E i tifosi non lo hanno perdonato. L’argentino è diventato il bersaglio preferito, il volto del fallimento europeo. Fischi – copiosi – al Parco dei Principi, cori – pesanti – per il volo non autorizzato in Arabia Saudita. Quella che doveva essere una breve ma intensa storia d’amore si è trasformata in un capitolo da chiudere in fretta. Da dimenticare e volta presto pagina. E quindi Adieu, Lionel.
Lacrime e tanto amore all’addio al Barcellona, indifferenza e fischi al PSG: Lionel Messi è pronto a iniziare una nuova avventura. Con due anni e un Coppa del Mondo in più sulle spalle. Il Barcellona spinge per riaverlo e chiudere un cerchio. L’Arabia Saudita spinge – così come per Karim Benzema – per dar vita a una nuova “Coppa dei Campioni”. Lionel Messi ci penserà a tempo debito, ma prima l’ultima al Parco dei Principi contro il Clermont. Sperando di ricevere più applausi che fischi.
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