Ci sono i suoi guanti, sopra questi tre punti. Alex Meret, il più classico degli ex, è stato il vero protagonista di una gara che non ha riservato troppi spunti positivi in un Napoli che ha faticato per imporsi sulla Spal. Più demeriti che meriti, per gli azzurri, che sprecano le occasioni create e tengono in vita gli avversari, che ci provano fino alla fine. Ed è proprio nei minuti conclusivi della partita che Meret si è distinto. Poco impegnato per tutta la partita, ha risposto presente quando è stato sollecitato dalle conclusioni dei ferraresi. Le due parate nel recupero valgono la possibilità, qualora la Juventus continuasse la sua marcia incessante, di mantenere invariate le distanze dai bianconeri. Al 91’ si oppone su Paloschi, un tiro ravvicinato e potente ma abbastanza centrale. È superlativo, invece, due minuti dopo quando su calcio d’angolo si distende sul primo palo per negare a Fares la gioia del pareggio.
La risposta a tutte le perplessità sulle sue condizioni sono arrivate alla seconda presenza stagionale. Aveva esordito col Frosinone, ma senza essere mai realmente impegnato e anzi mostrando qualche incertezza in uscita. Oggi invece è il migliore in campo: un aspetto, questo, che ne conferma il pieno recupero dopo il calvario cominciato in estate. Acquistato per 27 milioni di euro insieme a Karnezis dall’Udinese, che ne deteneva il cartellino, avrebbe dovuto raccogliere l’eredità di Reina. Ad inizio ritiro la frattura dell’ulna e le complicazioni che ne sono seguite hanno ritardato di molto la sua disponibilità. In una stagione in cui si alternerà con il più esperto Ospina (in prestito dall’Arsenal), Meret potrà prepararsi al meglio per essere l’indiscutibile portiere titolare della prossima stagione. L’ennesimo colpo in prospettiva che sembra riuscito a tutti gli effetti, per Cristiano Giuntoli, che ha deciso di affidare – prima o poi – la porta del Napoli ad un classe 1997.
Solo 21 anni, per Meret, ma già con una stagione di Serie A alle spalle, non vissuta al meglio per via di alcuni problemi fisici. Due anni in totale con la Spal, di cui è stato protagonista della promozione lo scorso anno. Proprio alla sua ex squadra ha negato l’opportunità di strappare un punto importante in chiave salvezza, al San Paolo. Ma in questo modo ha lanciato il segnale che l’ambiente si aspettava da lui: il Napoli è in mani sicure, le sue.
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