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Napoli, Meret fa il gatto e batte Buffon: “Una Coppa per i napoletani”

In Finale lui non doveva nemmeno esserci. Un po’ per le scelte di Gennaro Gattuso e un po’ per le parate fatte in semifinale dal collega Ospina, Alex Meret la partita di questa sera all’Olimpico l’avrebbe guardata, desolato, in panchina. Invece, grazie alla squalifica del colombiano, quando Paulo Dybala ha tirato il primo dei dieci rigori della serata, lui era al suo posto, tra i pali, parando il tiro e dando una mano al Napoli a vincere la sua sesta Coppa Italia della storia.  

"Coppa meritata"

Una gara da protagonista per il portiere azzurro che si è preso la scena da subito in avvio: pochi minuti e sul destro di Cristiano Ronaldo ci sono subito i suoi guantoni. Poi salva ancora gli azzurri dal portoghese lanciato in area: sull’assist di Dybala, l’uscita bassa è sicura e toglie ogni pericolo alla porta. Gattuso gli aveva fatto capire prima della pandemia che avrebbe dovuto lavorare tanto e lui l’ha fatto: se il problema era la gestione del possesso, Alex sembra aver esercitato le sue abilità per tutta la quarantena, tra gli allenamenti a casa e in campo dallo scorso maggio. “È una coppa meritata, abbiamo dato tutto fino all'ultimo, sono orgoglioso di questo gruppo” ha detto al fischio finale Meret, bravo a gestire il lavoro anche nella ripresa senza grossi pericoli né sbavature.  

Le parate di Roma sono per Meret il migliore dei rimedi: negli ultimi mesi, le voci di difficoltà interne e le continue panchine ne avevano messo in dubbio il ruolo all’interno della squadra. Dubbi adesso sventati come sono state sventate le offensive juventine. E nella super sfida tra lui e Buffon, suo idolo di sempre pure protagonista questa sera, Meret ha vinto ai punti e indossato i guantoni migliori fino a quando non c’è stato bisogno di sfilarli per alzare al cielo quella che è a tutti gli effetti la sua Coppa. I gabbiani volavano alti sull’Olimpico, forse giunti dal mare di Ostia e Fregene per godersi la partita, ma Meret si traveste da gatto e la Juve si arrende ai rigori.  

A fine gara, il primo abbraccio è stato proprio quello di Ospina, il compagno che gli è stato più vicino nelle ultime ore. Hanno chiamato insieme i familiari a casa con una videochiamata, sorridendo insieme e festeggiando la vittoria. “La dedichiamo al pubblico napoletano che la aspettava da tanto” ha concluso Meret. Ma forse i napoletani aspettavano da tanto anche un portiere come Alex, ora da provare a blindare per le finali che verranno. 

Gennaro Arpaia

Nato a Napoli giusto in tempo per salutare Maradona. Il calcio non è stato il primo amore perché alle partitelle tra amici non venivo mai scelto a causa della mia non-classe innata. L'idea fu quella di ritagliarsi uno spazio alternativo, provando a raccontarle. E dopo qualche anno ne ho raccontate tante in giro qua e là. Amo lo sport, le sue storie, gli occhi di chi lo ama. Con Gianlucadimarzio.com dal 2019.

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